"La strada sul doveroso finanziamento pubblico all'informazione e all'editoria deve avere due direttrici”. Così, ieri, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria, Alberto Barachini, nel suo intervento davanti alla Commissione Cultura della Camera dove ha illustrato le linee programmatiche del governo.
"Da una parte - ha spiegato - c'è la difesa del pluralismo informativo e del patrimonio culturale attraverso un sostegno alle realtà che collaborino al recupero dell’affidabilità, della credibilità e della reputazione del settore editoriale e giornalistico, anche sul fronte digitale, contrastando le fake news e le azioni di disinformazione e di doping scandalistico delle notizie”; dall'altra, “il contributo allo sviluppo del settore implementando quelle misure di sostegno economico che contribuiscano effettivamente allo sviluppo e siano finalizzate e connesse a un reale progresso dei soggetti beneficiari, in modo da aiutarli a difendersi e prosperare nell’attuale assetto di mercato".
"Su tale tema – ha ribadito Barachini – mi rendo disponibile ad un confronto preventivo con il Parlamento”. Il sottosegretario ha quindi ricordato che lo scorso 28 settembre è stato emanato il Dpcm che ha ripartito le dotazioni straordinarie per il 2022, con una dotazione di 90 milioni. "Per il 2023 - ha detto - è prevista una dotazione di 140 milioni per le quali andranno effettuate le opportune scelte allocative”. “Naturalmente saranno coinvolte sia le amministrazioni interessate, sia le associazioni di categoria delle filiere editoriali" ha concluso.