Nel giorno in cui la guerra in Ucraina tocca il suo drammatico 279esimo giorno (con Kiev che lancia l'allarme: "Navi russe con 84 missili nel Mar Nero e nel Mediterraneo"), il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ribadisce che le forze dell'alleanza atlantica sono "vigili" e "sosterranno Kiev fino alla fine, senza arretrare".
"Putin usa l'inverno come arma" ha aggiunto il diplomatico norvegese. Proprio alla Nato, intanto, si è rivolto Dmytro Kuleba, ministro degli affari esteri dell'Ucraina invocando l'invio di nuove "armi per la difesa aerea" e di "generatori elettrici". Tutto questo proprio mentre la Russia afferma che un dialogo per i negoziati "è impossibile" perché "è Kiev a rifiutarlo". Gli stessi russi hanno anche smentito di essere in procinto di lasciare l'impianto nucleare di Zaporizhzhia mentre, dal fronte ucraino, viene denunciato un nuovo attacco russo a Sumy. La stessa Russia ha anche fatto presente agli Usa che la politica di Washington verso un maggiore coinvolgimento nel conflitto porta il pericolo di una escalation.