Tempi stretti per la Manovra, attesa all'esame della Camera il prossimo 20 dicembre. Il provvedimento, negli intenti della maggioranza, dovrà essere licenziato, in prima lettura, entro e non oltre Natale per poi passare al vaglio del Senato. Fissato, da parte della Commissione Bilancio di Montecitorio, anche il termine ultimo per presentare gli emendamenti: il 7 dicembre. La finanziaria, per dirla con altre parole, va di fretta. Il testo, infatti, deve essere approvato in Parlamento entro fine anno, per evitare che scatti l'esercizio provvisorio.
Per quanto concerne i contenuti, si lavora, in queste ore, ad una possibile modifica della norma relativa a "Opzione donna", per allargare la platea delle potenziali beneficiarie (il nodo sono le risorse) mentre, come riferito dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, nel disegno di legge spunta l'inserimento di un articolo "che ha previsto la costituzione di un apposito fondo per il contrasto al consumo di suolo, al fine di consentire la programmazione ed il finanziamento di interventi per la rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado in ambito urbano e periurbano, con una dotazione complessiva di 160 milioni di euro".
Nel frattempo sul fronte del dibattito politico pesano le dichiarazioni di Silvio Berlusconi. Intervenuto in videoconferenza all'assemblea del gruppo di Forza Italia alla Camera, il Cavaliere ha invocato "maggiori risorse per la detassazione dei nuovi giovani che oggi vivono col reddito di cittadinanza, e per aumentare le pensioni più basse, grave mente erose dall'inflazione". Più duro e non poteva essere diversamente, il commento del segretario del Pd Enrico Dem secondo il quale "la destra fa cassa sui poveri".
Infine l'allarme del ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto secondo il quale "la previsione di spesa del Pnrr sarà lontana da quella prevista inizialmente". All'inizio della sua approvazione, infatti, la spesa, ha ricordato Fitto, era di "42 miliardi di euro al 31 dicembre di quest'anno. Questa spesa è stata rivista al ribasso a 33 miliardi e a settembre è stata rivista a 21 miliardi".