La via preferita per risolvere la situazione in Ucraina è la diplomazia, ma gli Stati Uniti devono riconoscere come territorio della Federazione le regioni ucraine recentemente annesse. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov rispondendo al presidente americano Joe Biden che si era detto pronto a un incontro con quello russo Vladimir Putin, ma solo dopo un passo indietro da parte del Cremlino dai territori ucraini.
Intanto il presidente russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica col cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito “distruttiva” la linea dei Paesi occidentali in Ucraina accusandoli per le armi fornite all’esercito ucraino. “L’attenzione è stata attirata sulla linea distruttiva degli stati occidentali, compresa la Germania, che hanno potenziato il regime di Kiev con le armi, addestrato l’esercito ucraino”, ha affermato in una nota il Cremlino.
Da segnalare che il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko ha affermato che le ambasciate e i consolati ucraini continuano a ricevere minacce. “Dopo l’attacco terroristico in Spagna, le ambasciate in Ungheria, Olanda, Polonia, Croazia, Italia, i consolati generali di Napoli e Cracovia e il consolato di Brno hanno ricevuto pacchi insanguinati”, contenenti “occhi di animali”, ha scritto Nikolenko su Facebook, sottolineando che stanno studiando “il significato di questo messaggio”.