Vincenzo Arcobelli, presidente del Ctim ha voluto ricordare la tragedia mineraria che si consumò il 6 dicembre del 1907 in West Virginia dimenticata per un secolo. Eppure ha rappresentato l'olocausto più luttuoso della nostra emigrazione. Fu proprio il nostro giornale, "La Gente d'Italia", a cancellare le ceneri dell'oblio attraverso una campagna informativa che vide impegnata gran parte della nostra redazione, a cominciare dal Direttore. Andammo più volte a Monongah, ricostruimmo quella immane tragedia consumatasi in miniera attraverso la raccolta degli scarni dati disponibili, contattammo sacerdoti e studiosi che a Monongah avevamo dedicato una qualche loro attenzione, rilanciammo in Italia quegli articoli. Finalmente riuscimmo a disseppellire la memoria dei nostri connazionali che erano stati sepolti dall'esplosione e coinvolgemmo giornali ed istituzioni del Paese. In occasione del suo viaggio in America, come avevamo promesso ai discendenti di quegli italiani periti nella miniera, l'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in un incontro a New York volle ricordare l'oscuro sacrificio di quei nostri connazionali. E ci premió.
Da allora la "scoperta" di Monongah l'abbiamo condivisa con tutti: con le amministrazioni comunali della Calabria, della Puglia, del Molise, dell'Abruzzo; con presidenti di Regioni e di Giunte; con il ministero degli Esteri e con quanti si occupavano degli italiani all'estero. Anzi, come spesso accade, quella "scoperta" di "La Gente d'Italia" è diventata prima una "scoperta" collettiva, poi una "scoperta" di singoli enti, istituzioni, giornali. E, come spesso accade, c'è stata una corsa affannosa a dimenticare che quella tragedia, occultata e rimossa, era stata riportata alla luce da questo giornale. Il che non ci ha adontati. Anzi. Abbiamo promosso un incontro alla Farnesina nel corso del quale Mimmo Porpiglia, in quanto direttore del quotidiano "Gente d'Italia", che per primo aveva appunto recuperato la storia dei morti della miniera del West Virginia, ha consegnato il "Premio Monongah 2007 al professor Joseph Tropea, docente di sociologia alla George Washington University, nipote di un minatore che perse la vita a Monongah.
Tropea negli ultimi 40 anni ha lavorato per recuperare la memoria degli italiani morti in quella miniera. Scoprendo anche che in quattro sopravvissero alla tragedia e tornarono in Italia.