Primo "semaforo verde", sia pure tra le polemiche, in Senato al decreto Rave. Ha votato per il sì tutta la maggioranza di centrodestra (92 i voti). I no dell'opposizione (Pd, M5S e Azione-Iv) sono stati 75. Un solo l'astenuto. Ora il testo è atteso alla Camera (dovrà essere convertito entro il 31 dicembre).
Ma la legge che prevede pene da tre a sei anni e le intercettazioni contro le manifestazioni musicali “fa male al Paese" ha sbottato Roberto Scarpinato (5S). "Aiuta corrotti e corruttori" gli ha dato manforte Franco Mirabelli (Pd).
Di tutt'altro avviso i parlamentari di maggioranza. Si tratta di "un buon testo" ha sottolineato Pierantonio Zanettin (Forza Italia) con il partito di Berlusconi che ha sottoscritto sia la legge sui rave che quella sul nuovo ergastolo ostativo.
Proprio da Zanettin, tra l'altro, è giunto l'emendamento che ha tolto dal “carcere a vita” i reati contro la pubblica amministrazione (compresa l'associazione a delinquere). Un errore giudicato “gravissimo” da dem e pentastellati.