Migranti, manovra, ma anche energia. In vista del debutto di domani al Consiglio Ue, la premier Giorgia Meloni ha spiegato, ieri, alla Camera con quali scopi intende presentarsi al cospetto dei parlamentari di Bruxelles. "L’obiettivo del governo - ha detto la presidente del Consiglio - è dimostrare quanto l’Italia possa essere un valore aggiunto nel contesto europeo. Siamo chiamati ad essere protagonisti e non comprimari".
Poi, a proposito di Vecchio Continente, la leader di FdI, affrontando la problematica migranti, ha messo subito le cose in chiaro esortando a passare "dal dibattito sulla loro redistribuzione a quello sulla difesa comune dei confini esterni dell'Ue". Ma non solo. La Meloni ha anche difeso a spada tratta la legge di Bilancio rispedendo al mittente critiche e accuse: "Nessun condono fiscale, solo buonsenso. Rivendico il tetto su pos e contante" ha detto. Quindi sull'energia: siamo "pronti a intervenire se non lo fa la Ue".
Successivamente, intervenendo all'inaugurazione della lapide posizionata nella sede dell'Ordine dei giornalisti del Lazio che ricorderà i nomi e le storie dei giornalisti romani vittime della repressione nazista, la Meloni ha sottolineato come "quella nella lotta alla discriminazione e all'antisemitismo non è una sfida che abbiamo vinto, perché l'antisemitismo riemerge con altre facce e strumenti nuovi e diversi. Il Governo italiano è sempre pronto, concentrato e attento per combattere ogni forma di discriminazione e antisemitismo che rischia ancora di essere presente fra noi" ha concluso.