Nella giornata di ieri l'Aula del Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza presentata dopo le comunicazioni del ministro della difesa Guido Crosetto sull'invio delle armi in Ucraina (143 sì, 29 no e 1 voto contrario). Lo stesso ministro ha spiegato che “le richieste ultime che arrivano sono generatori, per sopperire alla mancanza di energie in ospedali, scuole, case e città. E vi assicuro che anche quelli saranno parte degli aiuti se ci sarà un sesto decreto. Gli aiuti materiali che servono alla difesa, servono per abbattere missili che cadono sulle scuole, sulle case e sulle città".
Crosetto poi ha replicato duramente al deputato grillino Marco Pellegrini (M5S), nell'ambito delle comunicazioni sull'invio di armi all'Ucraina: “La differenza delle idee non deve consentirci due cose: primo la personalizzazione dello scontro, che qualcuno cerca e insulta le regole base della democrazia, perché in 59 anni di vita politica ho sempre difeso e rispettato tutti gli avversari, così come sono sempre stato garantista con tutti. L'altra cosa che non accetto è cercare di piegare la realtà, che è un macigno e non si può negare”.
E poi ancora: “L'accordo Tempest è stato firmato da Elisabetta Trenta nel Conte I, ministro che stimo e con cui mi considero amico. Vorrei poi ricordare che l'impegno del 2% della Nato è stato firmato nel 2014, non dal governo Meloni, in un vertice Nato in Galles ed è stato ribadito in tutti i vertici Nato successivi compresi quelli in cui ha partecipato Conte come premier del Conte I e del Conte II”.
D’accordo invece con la linea del governo Meloni è stato il segretario del Pd Enrico Letta: “È impossibile immaginare che dall'Europa possa interrompersi un aiuto al popolo ucraino, il nostro aiuto deve continuare per arrivare a una conferenza di pace per far sì che la Russia arrivi a una pace. Vada in Europa forte di una posizione che, come è stato per Draghi, ci auguriamo sia di tutto il Parlamento, e lo faccia sapendo che sta facendo l'interesse dell'Italia, dell'Europa e del popolo ucraino, perchè vincano i valori europei contro la morte che la Russia sta portando”.
Intanto il governo federale degli Stati Uniti sta ultimando i preparativi per inviare missili terra-aria Patriot all’Ucraina, e un annuncio ufficiale potrebbe arrivare entro la fine di questa settimana. Fonti dell’amministrazione Biden hanno riferito all’emittente “Cnn” che la proposta deve essere ancora approvata dal segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, prima di essere sottoposta alla Casa Bianca. Le fonti hanno comunque definito “probabile” il via libera da parte del Pentagono, aggiungendo che la fornitura di missili Patriot consentirebbe all’Ucraina di difendere al meglio il proprio spazio aereo durante la guerra con la Russia, oltre a rafforzare la sicurezza del fianco orientale della Nato.