Fabio Porta è intervenuto nell'Aula di Montecitorio per ricordare i 50 anni della legge 772, la prima a riconoscere l'obiezione di coscienza e ad istituire il servizio civile che promuove la difesa non violenta e la solidarietà.
Il parlamentare del Pd ha rievocato le lotte non-violente di giovani obiettori di coscienza, ma anche il contributo determinante per l'affermazione del metodo della nonviolenza di personaggi come don Primo Mazzolari, Aldo Capitini, Ernesto Balduddi, Giorgio La Pira e – soprattutto – don Lorenzo Milani che fu condannato pochi giorni prima della sua prematura morte per il suo coraggioso testo "L'obbedienza non è più una virtù".
"Il servizio civile – ha ricordato l'on. Porta - ha permesso a migliaia di giovani, tra i quali il sottoscritto, di vivere in Italia o all'estero una straordinaria esperienza di solidarietà. Oggi, invece di parlare di una anacronistica 'mini-naja', dovremmo rilanciare questo importante strumento di democrazia. Un segnale di pace di cui l'Italia e il mondo avrebbero bisogno più che mai" – ha rimarcato Fabio Porta a conclusione del suo intervento.