Christine Lagarde "richiama" l'Italia sui tempi del Mes (meccanismo europeo di stabilità, detto anche "Fondo salva-Stati"). "Dopo il via libera da parte della Corte Costituzionale tedesca, solo l'Italia non ha approvato ancora il programma. Ci auguriamo che lo faccia a breve", ha affermato la presidente della Bce, al termine della riunione del Consiglio direttivo dell'Eurotower. Durante l'incontro, è stato anche deciso il rialzo dei tassi di interesse di 50 punti, annunciando una probabile recessione dell'Eurozona il prossimo anno. Parole le sue, che inevitabilmente, hanno attirato l'attenzione dei dem, pronti a "sparare a zero" contro l'esecutivo capitanato da Giorgia Meloni.
"Lagarde ha dato la sveglia al governo e in particolare al ministro Giorgetti, che ieri (mercoledì, ndr) alla Camera sul Mes (per usare una delle metafore calcistiche così care al titolare del Mef) aveva buttato la palla in tribuna" ha detto, all'Ansa, il responsabile economia del Pd, Antonio Misiani. "Il tempo della melina è finito. È ora che il governo si assuma le proprie responsabilità, abbandonando le posizioni ideologiche del passato e ratificando un trattato che è interesse nazionale dell'Italia rendere presto operativo" ha concluso l'esponente del partito del Nazareno. Immediata la replica della maggioranza di centrodestra, affidata al capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. "Mes? Siamo impegnati sulla legge di bilancio. Gli auspici sono legittimi, le scelte, ancora più legittime, saranno del Parlamento italiano" ha sbottato il parlamentare.