Accordo politico tra i ministri europei dell'Energia: via libera dalla Ue al "price cap" sul gas, fissato a 180 euro per megawattora. Anche la Germania, dopo lunghe trattative, ha dato il suo benestare. Contraria invece l'Ungheria, mentre Austria e Paesi Bassi si sono astenuti.
"È stato l'accordo più difficile da trovare. Abbiamo dimostrato che l'Ue è capace di arrivare a un'intesa" ha spiegato, in conferenza stampa, Jozef Sikela, ministro dell'Industria della Repubblica Ceca nonché presidente di turno dell'Ue. "È una battaglia che molti davano per spacciata e l'abbiamo portata a casa" ha commentato la premier Giorgia Meloni.
Il tetto al prezzo del gas scatterà - dal 15 febbraio - al superamento dei 180 euro a megawattora per tre giorni con uno spread rispetto al prezzo del Gnl di 35 euro per tre giorni. Dal canto suo, la Russia ha giudicato "inaccettabile" l’accordo definendolo, nelle parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov una "distorsione del mercato".