Dopo settimane di lavori nelle commissioni competenti e una settimana di ininterrotto lavoro in Commissione Bilancio, una dichiarazione del Senatore Mario Borghese del MAIE (Movimento Associativo Italiani all'Estero) ha fornito agli italiani all'estero un racconto totalmente infondato e fuorviante su alcuni risultati ottenuti nel corso dell'approvazione della legge di bilancio.
Secondo tale comunicato "grazie ad un emendamento del MAIE, primo firmatario l'on. Franco Tirelli, alla Farnesina arriveranno 520 nuovi dipendenti".
La verità è che non esiste nessun emendamento a prima firma Tirelli! Confidando nell'assenza di informazioni e nella difficoltà di reperirle da parte di coloro che vivono all'estero, il Senatore del MAIE stravolge completamente la realtà e dimentica che a questo risultato si è potuto arrivare grazie ad una iniziativa avviata in Commissione Affari Esteri dall'On. Fabio Porta conclusasi in Commissione Bilancio con l'approvazione di due emendamenti, uno con le firme di tutti i deputati PD (Porta, Ricciardi, Di Sanzo, Carè) che chiedeva un aumento di 50 contrattisti, e uno a prima firma On. Toni Ricciardi, approvato all'unanimità da tutti i gruppi parlamentari che chiedeva un aumento di 520 unità di ruolo e un adeguamento salariale per i contrattisti.
A testimonianza di tutto ciò ci sono i verbali, i resoconti stenografici e soprattutto le ore in commissione bilancio che hanno visto soltanto i deputati del Partito Democratico eletti all'estero difendere i diritti dei nostri connazionali presentando emendamenti relativi a tutte le materie di loro interesse.
Per completezza di informazione, ricordiamo anche l'importante emendamento per l'assegnazione di 4 milioni nel triennio alle Camere di Commercio italiane all'estero grazie ad un emendamento presentato a prima firma dal deputato Carè e sottoscritto dai colleghi Di Sanzo, Porta e Ricciardi.
Speriamo che questo spiacevole episodio non debba più ripetersi, rinnovando un antipatico vizio utilizzato dal MAIE in numerose occasioni nelle scorse legislature; in caso contrario saremo costretti ad attivare il Comitato sulla condotta dei deputati affinché richiami ufficialmente e pubblicamente i parlamentari che commettano tale attentato all'onestà e alla trasparenza.
I DEPUTATI PD: CARÈ, DI SANZO, PORTA, RICCIARDI