Nella giornata di ieri la premier è stata Bagdad, capitale dell'Iraq, dove ha avuto un colloquio con il premier Al Sudani. Giorgia Meloni ha incontrato l’ambasciatore italiano Greganti e alla base militare Union 3, sede dei Comandi della Missione Nato e della Coalizione anti-Daesh, il comandante della missione, il gen. Iannucci, una rappresentanza di militari italiani e il personale del contingente militare italiano in Iraq: "A voi dobbiamo la nostra testa alta e il nostro passo sicuro, casa vostra è fiera di voi. La Patria è una madre e non può mancare in un momento come questo, per farvi sentire vicini a casa. L’Italia è orgogliosa del lavoro che fate, nei giorni nei quali normalmente chi lavora fuori casa torna in famiglia voi non potete farlo... Ma quella famiglia vi vede, non è solo la vostra famiglia, è la patria. Credo che la patria in giorni come questi debba esserci, per dirvi che la credibilità, la fierezza, l’affidabilità che l’Italia può vantare nel mondo, che la rendono più rispettata, rispettabile e più ricca, camminano sulle vostre gambe, sul vostro esempio, sui vostri sacrifici", le parole della presidente del Consiglio ai militari presenti. La Meloni si è poi così espressa sul rapporto dell'Italia con il Paese ospitante: "Un Iraq forte è condizione per la prosperità della regione", ha detto, citata dall'agenzia di stampa locale Shafaq News. La presidente del Consiglio ha espresso apprezzamento per la decisione del governo della Repubblica dell'Iraq di istituire come festa nazionale la giornata del 25 dicembre, così da consentire a tutti coloro che lo desiderano di poter festeggiare il Natale.