La premier Giorgia Meloni ha invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Roma e ha confermato l'intenzione di recarsi a Kiev. "Cordiale conversazione telefonica con Zelensky. Ho rinnovato il sostegno del Governo italiano a Kiev e ho ribadito il massimo impegno dell'Italia per ogni azione utile per arrivare a una pace giusta. Ho confermato l'intenzione di recarmi a Kiev e ho invitato Zelensky a Roma", ha twittato il presidente del Consiglio.
Il numero uno ucraino ha risposto poco dopo sempre con un cinguettio: "Ho lodato lo stanziamento del governo italiano di ulteriori 10 milioni di euro e sta valutando la fornitura di sistemi di difesa aerea a protezione dei cieli ucraini, abbiamo discusso del piano di pace". Intanto Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha usato parole dure contro l’America: “Alcuni funzionari anonimi del Pentagono hanno effettivamente espresso la minaccia di sferrare un 'attacco decapitante’ al Cremlino, che in realtà è una minaccia di tentato omicidio del presidente russo. Se tali idee sono davvero ponderate da qualcuno, allora questo qualcuno dovrebbe pensare meglio alle possibili conseguenze di tali piani”, ha aggiunto.
“Il corso politico dell'Occidente, che mira alla totale repressione della Russia, è estremamente pericoloso: presenta rischi di uno scontro armato diretto tra potenze nucleari”. Lavrov ha ricordato che Mosca ha affermato più volte che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che “non deve mai essere scatenata”. È invece l'Occidente che “con speculazioni irresponsabili – le parole di Lavrov - che la Russia sia presumibilmente sull'orlo dell'uso di armi nucleari contro l'Ucraina”.
“Gli Stati Uniti stanno facendo di tutto per rendere il conflitto in Ucraina ancora più violento”, l'obiettivo “strategico degli Usa e dei loro alleati della Nato è ottenere una vittoria sulla Russia sul campo di battaglia per indebolire o addirittura distruggere il nostro Paese”, ha affermato il ministro. “I nostri avversari faranno di tutto per raggiungere questo obiettivo. "Il nemico è ben consapevole delle nostre proposte sulla smilitarizzazione e la denazificazione dei territori controllati dal regime di Kiev, l'eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia che include i nostri nuovi territori. Non resta molto da fare: accettare queste proposte in modo amichevole, o in caso contrario sarà l'esercito russo a occuparsi della questione”, ha chiosato.