Spunta l’asse Bonaccini-Picierno per il “dopo Letta” al timone del Pd. A poche settimane dall’inizio del congresso che dovrà ridisegnare la mappa dei dem, si fa strada il progetto al quale starebbe lavorando l’attuale governatore della Regione Emilia Stefano Bonaccini, candidato alla segretaria del Nazareno.
Un ticket con Pina Picierno per la campagna delle primarie Pd e, in caso di vittoria, per affidarle il ruolo di vicesegretaria. L'annuncio dell’insolito “passo a due” potrebbe essere dato oggi, nel corso di una conferenza stampa prevista negli spazi del Teatro Vascello di Roma alla quale parteciperanno proprio il presidente emiliano e la stessa Picierno, attuale vicepresidente del Parlamento europeo. L'obiettivo designato è quello di lanciare un pacchetto di proposte e un calendario di iniziative che siano incentrati sui temi della legalità, della lotta alla corruzione e del contrasto alle mafie.
Temi ritenuti essenziali nell'ambito del dibattito scatenato dal Qatargate che ha coinvolto proprio i dem mettendo in primo piano la questione morale, soprattutto all'europarlamento. Sullo scandalo giudiziario che ha coinvolto il Parlamento europeo e il Qatar, la stessa Picierno, tra l’altro, si è già espressa nei giorni scorsi, durante l'incontro con i candidati alla segreteria nazionale del partito. Si tratta di una “vicenda vergognosa” ha detto la vicepresidente del Parlamento di Bruxelles. Il Pd, ha aggiunto: “non è nato assumendo il principio della superiorità morale verso gli altri, ma assumendo il principio della moralità e della legalità come strumento essenziale di credibilità collettiva delle istituzioni e anche credibilità personale del mandato che secondo i principi costituzionale deve essere svolto con disciplina e con onore. Coloro che hanno provato a disonorare la nostra comunità devono essere espulsi".
E di "espulsione", non a caso, ha parlato, più volte, anche lo stesso Bonaccini. Con la Picierno, il governatore emiliano intende dunque recuperare, nelle istituzioni europee, quella sponda di sinistra riformista nel Pd che in parte sostiene la sua candidatura a livello nazionale.