Caro Direttore,
L'anno che si conclude porta con sé, come sempre, luci e ombre, interrogativi e speranze.
L'Italia, dopo anni di "sospensione" e supplenza della politica, ha votato e si è insediato un governo espressione di una chiara volontà popolare.
Troppo presto per dire se sarà all'altezza delle aspettative, ma le speranze sono tante in un periodo non certo facile: l'Europa ha riscoperto la guerra, l'aggressione russa all'Ucraina ha incrinato certezze che credevano consolidate, come quelle di una pax europea che non si poteva mettere più in discussione. L'Europa dimostra tutta la sua impotenza, figlia di un'unificazione monetaria che non è certo politica né testimone di una comune identità: la crisi energetica, le difficoltà delle famiglie, l'inverno demografico, l'invasione migratoria sono tutte questioni che toccano profondamente l'Italia e gli italiani.
Anche all'estero le nostre comunità soffrono, pure in contesti diversi, un presente fatto certo di speranze ma anche di molte nebbie e nubi nere.
Soprattutto la grande famiglia degli italiani e degli oriundi vive la crisi del SudAmerica, in preda in gran parte di regimi marxisti che devastano l'economia e la libertà...
Dobbiamo rinsaldare i legami di solidarietà, storia, cultura e lingua tra la Madrepatria e gli italiani nel mondo. Lo faremo.
Gente d'Italia continua ad essere una voce libera ed importante: auguri per un nuovo anno a tutti voi, al Direttore, ai redattori, ai lettori perché le speranze di ognuno divengano certezze nel presente e nel futuro.
*Roberto Menia
Capo Dipartimento Italiani nel mondo Fdi