Franco Esposito
Le stragi all'alba. Di regola, allo spirare della notte che dà il cambio al mattino imminente. Le vittime? In genere giovani di ambo i sessi reduci da serate consumate interamente al night o alla disco. Quasi sempre alticci, non sobri certamente, a causa della esagerata consumazione di bevande alcoliche. Giovani spesso fuori controllo.
Le stragi si susseguono, in sequenza decisamente agghiacciante. Undici morti nel week end, la maggior parte giovani al disotto dei trent'anni, A Brescia un giovane rugbista è stato colpito in pieno da una macchina e investito da un'altra. Schianti vari a Napoli, Andria e in Lombardia. Dinamiche diverse, stessa tragedia. In Puglia scontro tra due vetture, nove ragazzi rimasti coinvolti. Due sono deceduti praticamente sul colpo, Sette i feriti in modo grave. Purtroppo la scia di morti registrati nei giorni scorsi è lunga. Le vittime di Andria avevano venti e ventinove anni. I ragazzi feriti tutti in età compresa tra diciotto e ventidue anni.
L'Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, l'Asaps, ha stilato un primo bilancio. I dati risultano sono agghiaccianti. Gli incidenti stradali in Italia viaggiano ormai s ritmi preoccupanti. Undici per cento in più rispetto al 2021 nell'anno appena concluso. L'incremento è stato del 7,8%. Trecento i pedoni uccisi. Erano stati 240 nel 2020. In crescente aumento il dato, avendo dovuto registrare 271 pedoni morti nel 2020.
Secondo le statistiche di Asaps, va ricordato quanto segue: l'investitore mortale è fuggito quarantadue volte subito dopo lo schianto. E in ventidue casi chi stava la posto di guida era totalmente ubriaco. In altri almeno dieci sono saliti in auto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Come nel caso della terribile fine cui è andato incontro, lui ovviamente inconsapevole, Federico Duga, sedici anni, rugbista.
Sul posto, alle 20:30, con lui c'erano gli amici di Comezzano Cizzago; mamma Chiara e il patrigno Daniele Porrino, giocatori professionisti di rugby. I due coniugi hanno lasciato il ragazzo nella strada principale del paese, via Roma. Poi, si sono diretti verso il palazzetto dello sport per assistere a un partita di basket. Federico aveva la libera uscita fino alle 23.
Ma quando ha attraversato via Roma, in un punto illuminato e l'attraversamento pedonale, è stato travolto da una Fiat Punto. Il corpo è poi rimbalzato sulla parte anteriore di una Bmw, con a bordo padre, madre e figlia di dieci anni. Sul luogo sono arrivati i genitori del giovane rugbista, ferito in maniera grave. Uno choc. La mamma è il coach della squadra dove giocava il figlio, la Rugby 1976. Il patrigno lavora a Parabiago.
In Puglia, ad Andria, Trapani, la tragedia si è consumata all'alba, di ritorno da una discoteca. Lungo la strada provinciale che collega Andria e Trani. Due morti e sette feriti il bilancio che va ad allungare tragicamente la scia delle vittime da incidente stradale nell'ultimo week end. In provincia di Napoli, una ragazza è morta e una sua coetanea è rimasta ferita in maniera grave. Le due giovani viaggiavano a bordo di una Fiat 500 a Ottaviano. L'auto è andata a schiantarsi contro un muro, per motivi ancora da accertare. La ventunenne è morta sul colpo a causa del violento impatto.
Morti parimenti sul colpo due giovani ventenni e altri tre sono rimasti feriti a San Donà di Piave, Venezia. Sotto la pioggia, la loro auto si è schiantata contro un guard-rail su una strada che corre lungo l'argine del Piave. Incidente mortale anche a Napoli, domenica notte, intorno all'una. Al Corso Vittorio Emanuele, l'arteria più lunga della città, un giovane dello Sri Lanka, alla guida di uno scooter, è deceduto sul colpo in seguito allo schianto con una Fiat Panda.
A Parma l'incidente ha riguardato un addetto alla raccolta rifiuti, di origini magrebine. Era dietro al mezzo di servizio quando un'auto lo ha investito. Morto sul colpo, non c'è stato nulla da fare. Marito e moglie hanno perso la vita ad Arezzo. A Modena la vittima di un incidente stradale dalla conseguenze irreparabili è un diciannovenne. É accaduto in uan strada di campagna, a bassa intesità di traffico.
Troppi morti sulle strade, autostrade e extraurbane. In chiave di Governo centrale, in questo momento di stragi sulle strade d'Italia, viene prospettata con convinzione l'ipotesi di revisione del codice della strada, che data 1992. Laddove sarebbe doverosa l'imposizione delle regole per quanto riguarda il traffico pedonale.
Sotto questo aspetto, i numeri sono allucinanti. Quattordici investimenti mortali di pedoni nei primi sette giorni dell'anno. Hanno perso la vita dieci uomini e quattro donne. Nero che più nero non si può l'inizio del 2023.