di Matteo Forciniti
C'è grande ottimismo in Uruguay sulla ripresa del settore turistico che potrebbe avviarsi a tornare ai livelli precedenti alla pandemia. Più di 460mila turisti sono entrati nel paese negli ultimi 18 giorni nel pieno della stagione estiva appena iniziata e accolta con grande attesa, specialmente sulla costa atlantica tra i dipartimenti di Rocha e Maldonado sempre molto affollati: il dato sugli arrivi che fa ben sperare è stato annunciato lunedì dal ministro del Turismo Tabaré Viera che ha parlato di un livello di occupazione molto vicino al 100% nelle zone più frequentate anche se resta l'incognita su come proseguiranno i prossimi mesi.
A trascinare la ripresa di uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia sono stati gli argentini che rappresentano la stragrande maggioranza, circa il 60% del totale. In base ai dati forniti dalla Dirección Nacional de Migración, dal 22 dicembre all'8 gennaio sono entrati nel paese più di 170mila argentini (che equivale a circa 10mila arrivi giornalieri), 53mila brasiliani, 9mila statunitensi e 7mila paraguaiani. A ciò bisogna aggiungere anche gli arrivi di 190mila uruguaiani.
"La stagione estiva si è iniziata con numeri record" aveva assicurato pochi giorni fa il sottosegretario al Turismo Remo Monzeglio. "La grande incognita sarà vedere come proseguirà ma abbiamo già cifre incoraggianti con questi primi numeri e, anche se scenderanno, le proiezioni restano estremamente positive affinché si possa arrivare al mese di marzo con uno scenario molto buono". Secondo il sottosegretario, con i numeri dei turisti arrivati per la stagione si può già affermare che sono stati raggiunti i livelli del periodo pre-Covid. Il turismo, ha enfatizzato Monzeglio, continua ad essere un'attività fondamentale per l'economia uruguaiana che fino a pochi anni fa rappresentava l'8% del prodotto interno lordo.
Questa stagione potrebbe rappresentare dunque uno spartiacque definitivo per superare le difficoltà del passato recentemente descritte da un rapporto del Centro de Estudios de la Realidad Económica y Social (Ceres). Nel 2020 l'Uruguay aveva potuto ricevere soltanto un terzo dei turisti avuti nel 2017, l'anno caratterizzato dal record; il 2021 fu ulteriormente peggiore con un'affluenza che scese all'11% rispetto al 2017 mentre lo scorso anno si era potuti arrivare almeno alla metà del dato più alto di sempre.
A seguire questa tendenza all'aumento generale nei numeri di quest'ultimo periodo ci sono anche il traffico aereo e quello navale che hanno registrato un incremento significativo rispetto allo scorso anno. L'aeroporto di Laguna del Sauce (Punta del Este) ha avuto 439 atterraggi nell'ultima settimana del 2022. Ancora più significativi sono i dati del trasporto marittimo che secondo i dati ufficiali hanno registrato il maggior traffico negli ultimi otto anni: in totale si prevede l'arrivo di 60 crociere a Punta del Este e 120 a Montevideo.