Carlos Slim è un nome conosciuto, dappertutto. Il motivo è semplice: per diverso tempo, in particolare dal 2010 al 2013, ha guidato dall'alto la graduatoria di Forbes degli uomini più ricchi al mondo. E anche adesso, nonostante abbia perso il primato, è una presenza costante nella Top 10 con una fortuna stimata 87,4 miliardi di dollari.
Slim tra le varie cose, ha anche fondato il Museo Soumaya che porta il nome della moglie morta nel 1999. Il museo più visitato del Messico, collezioni che presentano oltre 66.000 oggetti che da qualche giorno hanno aggiunto un 'pezzo' assolutamente unico, il David di Michelangelo. Ovviamente non l'originale, ma comunque una copia perfetta e certificata, scolpita da artisti fiorentini della celebre e prestigiosa Galleria d'Arte Pietro Bazzanti e Figlio sotto la direzione dello scultore Roberto Domina. La copia arrivata in Messico è stata realizzata con un tipo di marmo identico a quello che venne usato dal grande Michelangelo, marmo di Carrara. La statua del david messicano pesa all'incirca 6 tonnellate ripartite su 5,17 metri di altezza, senza includere la base.
Questa copia rappresenta un privilegio per Città del Messico e per i messicani dal momento che non esistono altre se non due sempre a Firenze in Piazza della Signoria, di fronte a Palazzo vecchio e nel Piazzale Michelangelo. E il David di Michelangelo in formato copia, rappresenta come è stato sottolineato "un regalo di Carlos Slim ai suoi concittadini". Quando resterà al Museo Soumaya? Si fermerà in forma permanente diventando così una delle opere più ammirate. Tra l'altro è stato sottolineato, l'ingresso del museo è gratuito. Ma l'aspetto ancora più straordinario è che la Fundación Carlos Slim David ha voluto aggiungere il David a un'altra opera immortale, la celeberrima Pietà, sempre di Michelangelo, il cui originale si trova a San Pietro, nella Città del Vaticano. Un'altra copia (del peso di 2600 chilogrammi) che starà così accanto al David nell'atrio del museo messicano, unico luogo al mondo dove le due straordinarie opere potranno essere viste allo stesso tempo.
Entrambe le sculture che sono state realizzate con l'autorizzazione rispettivamente dei Musei Vaticani e del Governo italiano. "Il David - ha spiegato Alfonso Miranda, direttore generale del museo - è stato realizzato tra il 2018 e il 2020, risultando esattamente uguale all'originale che è esposto alla Galleria dell'Accademia a Firenze. Per quello che invece riguarda La Pietà, è stata elaborata tra il 2006 e il 2012".
E Francesca Conti, curatrice dell'esposizione, ha aggiunto che per realizzare le opere "è stato utilizzato l'antico metodo del pantografo, già usato dagli antichi greci e romani che consiste nel prendere punti di riferimento al fine di riprodurre, in maniera esatta, le opere". Questi punti sono stati presi dagli originali, quindi si tratta di una grande opportunità per apprezzare queste versioni di due delle opere più rappresentative del Rinascimento e dell'arte universale".
R.Z.