Franco Esposito
Le previsioni parlano di terremoto in arrivo. Il sisma è imminente, annunciato da scosse per così dire di assestamento. Lo tsunami ha come teatro la Rai. I pissi pissi, poi tanto pissi pissi o sussurri, anno Giovanni Minoli pronto a tornare in Rai. Presentatore, affubulatore, creatore di programmi giornalistici di ottimo livello, giornalista di grande valore? Niente di tutto ciò: Minoli tornerebbe da presidente.
Presidente come, di cosa? Al posto di Marinella Soldi, candidata a prendere il posto di Carlo Fuortes nel ruolo di amministratore delegato. Passato in carrozza a migliore e più tranquilla esistenza terrena Mario Draghi, i politici di destra al Governo si sono impossessati della ramazza. Spazzeranno tutti gli uomini dell'ex premier, sicuro, garantito,
Marinella Soldi eventuale possibile probabile nuovo ad rappresenterebbe un fortre smacco per Mario Draghi, Da premier non aveva potuto convincerla a occupare la poltrona che ora le viene offerta. Ma quale destino hanno preparato per lui i rivoluzionari targati Guorgia Meloni? Di Fuortes nessuno in Rai parla più; tanpoco dei suoi programmi. L'argomento è come archiviato a favore dei nuovi scenari che si prospettano in Rai.
Congelato Fuortes, che non ambiva ad avere personaggi autoreovli al suo fianco, il ruolo di direttore generale verrebbe atttibuito a Roberto Sergio, responsabile di Rai Radio. Persona di grandissima esperienza aziendale, conoscitore di strategie e palinsesti. Una figura qusi da tutti molto apprezzata, sia a destra che a sinistra, per esperienza e capacità.
Com'è messo Giovanni Minoli^ Pare nel migliore dei odi, nella situazione ideale secondo i coristi che ne spingono la candidatura a presidente Rai. In veritè in verità vi dico, che il ritorno di Minoli è stato preparato con cura. Forse perfino subdola, ma con grande attezione ai dettagli. Il nuovo programma in onda su Raitre condensa il meglio di Mixer, limitato per il momento agli anni Ottanta.
Ma di chi fu l'idea di fare questo programma? Fu appunto di Roberto Sergio, sollecito nel'offerta dei suoi studi modernissimi. La scorsa estate era andato a Punta Ala, in Toscana, per chiedere Minoli qualocsa di molto semplice: la possibilità di considerare l'ipotesi di un suo ritorno in Rai. Minoli aveva in realtà già accolto tiepidamente l'invito dell'allora direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, oggi ministro per la Cultura. Si era dichiarato, già allora, pronto e felice di rimettersi al servizio della Rai.
L'unica controindicazione rispetto alla fondata ipotesi del ritorno di Minoli in Rai poggia sull'immediato. Nel senso che è arduo ipotizzare che il cambiamento dei vertici possa avvenire prima del Festival di Sanremo. Anche se è opportuno non dimenticare che il direttore di Rai2, Teresa De Santis, fu sfilata della poltrona a pochi giorni dalla'data in onda della sanremese fiera della canzone, il 14 gennaio 2020. Il vertice aziendale restò comunque lo stesso.
La cronaca degli avvenimenti racconta semplicemente che presentando la sua trasmissione Minoli aveva fatto un discorso di questo tipo. "Mixer, vent'anni di televisione". Parole che sapevano chiaramente di un insediamento ai vertici, condito con le le lodi alle maestranze. "Il compito del servizio pubblico sempre dedito al cittadino". E le accuse fino a tirare fuori, in uan sorta di stesa degli stracci, lontane incomprensioni da sanare.
Se dovesse davvero finire con Minoli presidente e Sergio amministratore delegato, tuto rientrerebbe nell'ambito della soluzione che viene definita come la migliore possibile. Oltretutto pare che Marinella Soldi vede di buon occhio il ritorno din Minoli. In video, per ora. Laddove bisognerà attendere il parere della Commissione Vigilanza, da tempo in attesa di una sua ridefinizione. La politica è al lavoro con l'obbietivo d concordare la nuova governance.
Un triumvirato alla guida e al governo della Rao? La concreta ipotesi condensa itorno a sé innegabile esperienza televisiva.
Una cosa è certa, facilmente prevedibile. Il trio dell'Avemaria – Minoli, Soldi, Sergio – impiegherebbe un attimo per impadronirsi della situazione. Sono ottimi materessai, sanno, sanno come usare l'agoe come andare di taglio e cucito, quale punto scegliere, e dove scrivere la parola fine. Di meglio in giro, onestamente, non è che ci sia tanto.