ROMA - Migliorare lo stato dei servizi consolari in generale e "in particolare a Dubai". A chiederlo è il senatore di Fratelli d'Italia Roberto Menia, che ha presentato in merito una interrogazione al Ministro degli esteri Tajani.
Nella premessa, Menia riporta che "i connazionali all'estero denunciano inadeguatezze e carenze per quanto concerne gli uffici diplomatici italiani all'estero; in un mondo globalizzato appare sempre più evidente la necessità di essere competitivi con le altre nazioni, in particolar modo dal punto di vista della trasmissione e della ricezione dell'immagine all'estero, al fine di consentire uno sviluppo e un utilizzo sempre maggiore del "know how" italiano, diffondendo le tecnologie e supportando l'imprenditoria nazionale".
"I Governi dell'ultimo decennio – accusa il senatore – non hanno avviato una riforma delle ambasciate, ed esse non sono in grado, di conseguenza, di reggere il confronto con quelle degli altri Paesi da un punto di vista dell'operatività; un esempio emblematico è il malfunzionamento degli uffici consolari a Dubai, la quale, oltre ad essere una delle città più importanti al mondo, è abitata da circa 15.000 italiani. Nei prossimi anni, inoltre, è previsto che questo numero raddoppi".
"In tali uffici – spiega Crosetto – non esiste un servizio telefonico che risponda al pubblico: l'unico modo per mettersi in contatto è la corrispondenza telematica, ottenendo appuntamenti a molti mesi di distanza dal primo contatto; sebbene sia prevista una risposta per la modifica del luogo di residenza entro 3 mesi dalla richiesta, la risposta è spesso soggetta a tempi esageratamente più lunghi".
Per questo, il senatore chiede di sapere "quali interventi e provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare per correggere e migliorare tale situazione nell'interesse dei nostri connazionali residenti all'estero in generale e, in particolare, a Dubai".