E adesso sono guai seri per Paratici e per la Juve. Il Corriere della Sera mostra come gli inquirenti siano venuti in possesso della famigerata "carta Ronaldo", quella che "teoricamente non deve esistere", per usare le parole intercettate nel corso di una comunicazione tra il capo dell'ufficio legale Cesare Gabasio e il ds Federico Cherubini.
Il documento era nello studio dell'avvocato torinese Federico Restano, dove è stata trovata il 23 marzo 2022, e porta la firma dell'ex ds Fabio Paratici. Inequivocabile l'intestazione: "Egregio Signor Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro". Inequivocabile il titolo: "Accordo Premio Integrativo — Scrittura integrativa". E inequivocabile il contenuto della scrittura privata, mai firmata da Cr7: "Facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente il documento relativo al premio integrativo riconosciuto a suo favore (Accordo Premio Integrativo) e l’ulteriore scrittura integrativa dell’Accordo Premio Integrativo ("Scrittura integrativa")".
Per gli inquirenti è la prova che la rinuncia agli stipendi dei calciatori bianconeri durante la pandemia Covid era fittizia e che i soldi loro versati successivamente non sono mai stati iscritti a bilancio. In un altro allegato, infatti, si specifica: "Nell'ipotesi in cui, a seguito di suo trasferimento definitivo, la condizione stabilita per la maturazione dei premi individuati (...) non possa verificarsi, Lei avrà diritto a percepire un incentivo all'esodo".