Nell’Angelus di questa mattina, Papa Francesco ha voluto sottolineare la sua preoccupazione e della Santa Sede per quello che sta accadendo in Perù, con violenze e morti che stanno colpendo gran parte del paese. “Cessino gli atti di violenza”, ha chiesto a gran voce il Santo Padre, che ha poi ribadito come “La violenza spegne la speranza di una giusta soluzione dei problemi. Incoraggio tutte le parti coinvolte a intraprendere la via del dialogo tra fratelli nella stessa nazione, nel pieno rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto. Mi unisco ai vescovi peruviani nel dire no alla violenza”. La situazione, intanto, nel paese sud americano è sempre più grave. Si contano almeno 62 morti da quanto la mobilitazione antigovernativa ha preso il via il 7 dicembre scorso, seguita all’arresto del presidente sindacalista Pedro Castillo, sostituito da Dina Boluarte. Gli scontri tra forze di polizia e manifestanti continuano quindi in gran parte del paese, soprattutto nel centro sud; coinvolte nelle proteste almeno 12 delle 24 regioni del paese. La chiesa cattolica ha lanciato un appello al dialogo caduto però nel vuoto. I manifestanti hanno occupato diversi centri minerari e, senza successo però, hanno provato a prendere anche il controllo degli aeroporti di Cusco, Arequipa e Juliaca. Turisti italiani sono rimasti bloccati per ora nel complesso monumentale di Machu Picchu, dopo che sono stati divelti i binari del percorso ferroviario.
Il Papa: “Cessino gli atti di violenza in Perù”
Turisti italiani bloccati per ora a Machu Picchu. Nel paese almeno 62 morti negli scontri