La Mostra "Il Chaco ieri ed oggi" è stata inaugurata sabato scorso, 21 gennaio, al Museo di Scienze Naturali di Novara. Presente al taglio del nastro, la Segretaria Generale dell'Organizzazione Italo-Latino Americana - IILA, Antonella Cavallari. Per la mostra si tratta della quarta tappa di un ciclo partito da Roma nel 2020 (presso la sede dell'IILA), proseguita poi a Buenos Aires nel giugno 2022 presso il Centro Culturale Kirchner e, nel novembre di quest'anno, a Verbania presso il Museo del Paesaggio.
La mostra pone in un suggestivo confronto foto del Chaco scattate più di un secolo fa dal pittore, viaggiatore ed etnologo italiano Guido Boggiani e immagini contemporanee di due fotografi contemporanei, Gherardo La Francesca e Luca Rugiu. I due artisti non hanno programmato la mostra al tavolino effettuando poi vari viaggi nel Chaco alla ricerca di immagini che ricordassero le foto scattate 120 anni prima, hanno semplicemente ripreso paesaggi, volti ed oggetti che attiravano la loro attenzione, con l'intento di catturare il significato e il fascino di un ambiente unico e delle popolazioni indigene che vi abitano. Solo più tardi si sono accorti, con sorpresa, delle incredibili somiglianze esistenti tra le loro fotografie a colori e quelle in bianco e nero che documentano la straordinaria avventura di Boggiani.
È stato facile ed entusiasmante accostare 15 immagini del Chaco di fine '800 ad altrettante immagini del Chaco di oggi e lasciare il compito di commentare entrambe allo stesso Guido Boggiani, utilizzando brani dei suoi scritti, ancora incredibilmente attuali. Chiaro il messaggio che l'iniziativa propone: pur essendo seriamente minacciata da deforestazione e globalizzazione, la magia del Chaco sopravvive e deve essere preservata.
E infatti la mostra si inserisce nel più ampio contesto di un'articolata azione per la conservazione e la valorizzazione delle straordinarie risorse umane e naturali del Gran Chaco, che l'associazione Museo verde sta realizzando, con il supporto dell'IILA, in questa immensa pianura che si estende tra Paraguay, Argentina, Bolivia e Brasile.
Il Patto per il Gran Chaco, proposto in occasione della COP 26 di Glasgow nel 2021, dimostra che esistono alternative economicamente sostenibili alla deforestazione, un modello di sviluppo in grado di utilizzare correttamente le straordinarie risorse di questa regione senza distruggerle. Crescita economica e valorizzazione delle risorse naturali e delle culture indigene non sono in contraddizione ma in sinergia.