Che il Movimento 5 Stelle sia stato uno degli avversari principali del Partito Democratico in passato, è un dato di fatto; che ora, alle soglie delle elezioni interne al partito per designare il nuovo Segretario Nazionale, un ex grillino destabilizzi ancora di più un partito che cerca di ritrovarsi, non c’era da aspettarselo. I fatti. Ieri, Dino Giarrusso, ex esponente di spicco del Movimento 5 stelle era salito sul palco di un evento elettorale di Milano per dichiarare la propria adesione al PD, in sostengo della candidatura di Bonaccini, attuale presidente dell’Emilia Romagna. Una decisione non di Giarusso non certo apprezzata da molti, tant’è vero che quel giorno gli applausi furono davvero pochi. Ora, a pronunciarsi è proprio Stefano Bonaccini che ha affermato che Dino Giarrusso dovrà prima chiedere scusa al PD e poi potrà iscriversi al partito. “Siamo un partito aperto a chiunque. E se Dino Giarrusso vorrà entrare e iscriversi, prima chieda scusa a chi ha ferito in passato e dimostri di accettare le regole e il percorso di questo partito”, ha spiegato infatti Bonaccini. La richiesta di scuse, non arriva però solo da uno dei candidati segretari, bensì anche da altri esponenti del PD come il sindaco di Firenze Nardella e l’ex sindaco di Torino Piero Fassino. Chi invece ha preferito evitare di commentare i fatti di Gianrusso, è l’altra candidata alla segreteria del PD, Elly Schlein che, in una iniziativa a Genova ha invece dichiarato, “Più dei sondaggi vale questo ricongiungimento familiare, le persone che stanno tornando e i tanti giovani che si avvicinano per la prima volta per fare insieme una battaglia. Siamo felici e conviti che questa sarà la vera sorpresa della primarie del 26 febbraio”.