di ROBERTO ZANNI
Il cambio generazionale è già partito anche tra gli italoamericani. La conferma si è avuta a Fort Lauderdale dove l'altra settimana si sono ritrovati oltre 100 delegati, dai 21 ai 35 anni, in rappresentanza di diverse associazioni per lanciare una nuova organizzazione a loro dedicata: IAFL, acronimo che vuol dire Italian American Future Leaders, organizzazione senza scopo di lucro creata per costruire una rete di nuovi leader che contribuiranno a promuovere le tradizioni italoamericane, sostenendone il patrimonio e perseguendo una serie di attività commerciali, culturali e di difesa. Un momento importante perchè quando si parla di organizzazione no profit, eventi culturali, nuove iniziative, raccolta fondi in pratica tutta l'attività che viene svolta dalle numerosissime associazioni italoamericane sparse negli USA, in prima fila si vedono, per lo più, persone già avanti con gli anni.
Però arriva sempre il momento del cambio generazionale, ecco allora che gli italoamericani si stanno preparando per il passaggio del testimone. In questo modo può anche diventare più facile sfruttare strumenti e risorse del nuovo millennio che tra l'altro mutano e si rinnovano a una velocità senza precedenti così dall'esperienza dei più anziani alla verve dei più giovani, la cultura italoamericana potrà beneficiare ancora maggiormente di questa riconnessione intergenerazionale alla quale si aggiunge l'innovazione. Italian American Future Leaders è presieduta da John M. Viola che è anche vice presidente di una delle associazioni italoamericane più antiche e popolari, ISDA, Italian Sons & Daughters of America.
L'appuntamento di Fort Lauderdale, alla FLA Live Arena, ha così radunato per la prima volta giovani di differenti profili: c'erano influencer, avvocati, accademici, strateghi, specialisti di diversi settori e altro ancora. Un insieme variegato con un fondamentale punto di unione: la discendenza italoamericana. In questo modo avere in platea esperti, professionisti, ambasciatori culturali ha rappresentato un punto di partenza fondamentale per cercare nuovi metodi di ideazioni strategiche, analisi culturali al fine di attivare nuove iniziative, stimolare nuove idee che fino a questo momento erano presenti solo in fase embrionale."Questo appuntamento ha prodotto risultati che sono andati oltre le nostre più ottimistiche aspettative" ha spiegato Basil M. Russo, presidente nazionale di COPOMIAO, Conference of Presidents of Major Italian American Organizations che ha sede a New York e che raccoglie 60 delle organizzazioni italoamericane più influenti da un punto di vista culturale, dell'istruzione, fraternali e anti diffamazione oltre che essere anche presidente di ISDA (Italian Sons & Daughters of America).
"Credo anche - ha aggiunto - che tra vent'anni, voltandoci indietro guarderemo a questa conferenza come uno degli eventi più importanti mai accaduti nella comunità italoamericana. E inoltre ISDA ha anche inviato il maggior numero di delegati (20) di qualsiasi altra associazione, fatto di cui sono estremamente orgoglioso". Ma la conferenza di IFLA è solo l'inizio. "Ci sarà un appuntamento ogni anno - ha spiegato John M. Viola - potremo aggiungere più talenti e finanziamenti in modo tale che questi giovani possano iniziare a esercitare la loro visione di leadership della comunità di oggi".