di Matteo Forciniti
Nonostante il panorama di incertezza internazionale, l'Uruguay sta vivendo oggi un periodo di ripresa economica che secondo i più ottimisti fa ben sperare.
Un ulteriore dato che si aggiunge a questa tendenza è la disoccupazione che ha raggiunto i livelli precedenti alla pandemia: secondo l'ultimo rapporto dell'Instituto Nacional de Estadística (INE) nel dicembre del 2022 il tasso di disoccupazione è stato del 7,9% -con una minima crescita rispetto al mese precedente quando era del 7,8%- con una popolazione economicamente attiva di 1,7 milioni. Le previsioni finali sui dati del 2022 indicano che la disoccupazione resterà sotto l'8%.
Nell'ultimo mese del 2022 il tasso di occupazione è aumentato al 57,7% e anche il tasso di attività ha fatto registrare una crescita posizionandosi al 62,7% in base a questo sondaggio realizzato tra i nuclei familiari. Della popolazione occupata, l'8,2% si trova in una condizione di sottoccupazione mentre la mancata iscrizione alla previdenza sociale per il lavoro principale si attesta al 20%.
La disoccupazione mostra un volto diverso tra la capitale e l'interno: a Montevideo è significativamente più bassa (7,1%) rispetto all'interno del paese (8,4%). La disoccupazione resta comunque la terza preoccupazione principale degli uruguaiani in base a un sondaggio pubblicato nell'aprile 2022 dall'istituto Cifra.
I dati sono stati commentati con grande ottimismo dal Governo che si attribuisce i meriti per via di una serie di provvedimenti legislativi. Secondo il Ministero del Lavoro, il mercato del lavoro ha mostrato una ripresa "molto importante" raggiungendo i livelli pre-pandemia e migliorando anche i dati relativi al 2019.
Altri fattori potrebbero aver influito su questi numeri: come ha spiegato l'economista Florencia Carriquiry, sono diverse le cause che avrebbero inciso sul recupero del mercato lavorativo. Per l'esperta una parte di questa crescita è stagionale anche se, in altri termini, si può osservare un miglioramento generale sul finire del 2022.
Emblematico, per l'aspetto stagionale, è il caso del dipartimento di Maldonado dove il tasso di occupazione è cresciuto del 10% tra il 2019 e il 2022: una buona parte di questa ripresa potrebbe essere attribuita al settore turistico, tradizionalmente una voce rilevante per l'economia uruguaiana, che in questo periodo sta vivendo un vero e proprio boom come in passato.
Per quanto riguarda i settori, Carriquiry ha affermato che il recupero è stato impulsato in modo particolare dagli allevamenti e dalla costruzione. Al contrario, l'industria manifatturiera continua a mostrare da tempo una tendenza alla diminuzione.
Se i dati sulla disoccupazione sono incoraggianti anche le previsioni sulla crescita economica dell'Uruguay vanno nella stessa direzione. Recentemente, il Banco Central del Uruguay (BCU), ha stimato che il prodotto interno lordo nel 2022 avrà una crescita intorno al 5,4% andando così a superare il +4,4% del 2021.