di Fabio Porta
"Le immagini della sofferenza del popolo Yanomami, indigeni della foresta amazzonica brasiliana, scuotono le coscienze di ognuno di noi e non possono far restare indifferenti persone come me impegnate a costruire il bene comune in politica, soprattutto quando sembra che lo sfruttamento illegale delle loro risorse interessi anche le importazioni italiane di materiali preziosi.
Per questa ragione ho chiesto, assieme ai Colleghi Amendola, Boldrini e Quartapelle, con una interrogazione al Governo, di attivarsi sul piano diplomatico affinché "vengano implementati gli accordi internazionali in vigore per assicurare la sostenibilità e la tutela delle popolazioni indigene e venga aiutato il popolo Yanomami ad uscire dall'emergenza". Inoltre, per evitare che il prodotto dello sfruttamento illegale del territorio appartenente a tale popolo arrivi anche in Italia, arricchendo i predatori, "che venga rafforzata la rete di controllo sulla filiera dei prodotti provenienti dall'estero, in maniera che siano chiare ed evidenti le certificazioni richieste sul piano internazionale, per assicurare un Made in Italy che rispetti l'eticità dell'origine dei prodotti secondo norme internazionali universalmente acclarate".