di Lucio Fero
Ai tempi ce la prendemmo con usi, costumi, look e spessore intellettuale e intellettivo del Psi di Bettino Craxi. Ai tempi dell'Assemblea nazionale che si riuniva al cinema Belsito a Roma si disse icasticamente ed efficacemente che era infarcita di "nani e ballerine". E a così compiutamente fotografare e sintetizzare fu un dirigente politico del Psi. Nani e ballerine era una perfetta metafora del soggetto sociale reclutato e raccolto, spesso suo malgrado, spesso volutamente, dal Psi format Bettino Craxi.
Nessuna denigrazione né disprezzo per gli umani di bassa statura, non era questo che si vedeva nel personale politico dell'allora Psi. E non che la parte femminile di quel personale politico fosse dedita o provenisse da palcoscenici più o meno prestigiosi. Fisicamente non c'erano né nani né ballerine in quel corpo politico. Ma da nani era la statura politica appunto e da ballerine la vocazione all'avanspettacolo politico appunto. Quaranta anni circa dopo il personale politico delle parti vecchie e nuove al potere e all'opposizione abbonda, trasuda, esonda di nani e ballerine.
La delegazione Pd e il cattivissimo me di FdI
Parlamentari del Pd sono andati in carcere a colloquio con Cospito. Andare a verificare le condizioni di un detenuto che fa sciopero della fame è cosa lecita, anzi in qualche modo dovuta e fa, per così dire, parte del mansionario del parlamentare. Ma andarci in delegazione, delegazione al massimo livello, affollarsi intorno a Cospito che sta di fatto ricattando lo Stato (lo Stato e non il governo avverso al Pd) è segno di nanismo staremmo per dire professionale. Laddove la professione, in sé nobile, è la politica. Ci si sono messi in quattro del Pd, quattro dirigenti del massimo livello (massimo secondo parametri di quel che passa il convento) a non riuscire e capire e vedere la valenza politica di quel che facevano. Capacità di lettura politica terra terra, alzo zero. Questione di statura intellettiva e intellettuale, da alzo zero non c'è prospettiva è la visuale è desolatamente corta e piatta.
In Fratelli d'Italia, stanza e ruolo appena accanto a quella di Giorgia Meloni, niente meno che il responsabile (mai parola fu più generosamente elargita) organizzativo del partito. Lui si è sentito un cattivissimo me ancora e sempre in missione del "fargliela vedere ai rossi" in una eterna gara a chi ce l'ha più lungo: l'ego, le informazioni, il coraggio, l'ardimento. E, si sa, nella gioventù nazionale giocare a far l'ardito resta il gioco preferito. E quindi, saputo probabilmente dal loquace coinquilino che fa pure il sottosegretario di governo, magari a colazione davanti a un caffè, non ha saputo, come dire, tenere un cecio un bocca ed è corso alla camera dei deputati a dire: lo so, lo so! E che aveva saputo di così "piccante" da doverlo subito riversare alla Camera soprattutto per attestare che lui è uno che sa? Informazioni riservate su come, chi e quando registra le conversazioni dei detenuti, il cosa di queste registrazioni e, colpo di scena, il registro dei contatti e colloqui di Cospito con i parlamentari Pd. L'idea che la riservatezza sia una tutela per gli interessi e la salute dello Stato è volata via troppo alta per il rampante rampollo e ruspante dirigente di Fratelli d'Italia.
Ballerine poche o niente, nani quanti ne vuoi
Si diceva...nani e ballerine nel ceto e personale politico nel Psi di Bettino Craxi. Ora, dopo innumerevoli prove della loro esistenza e dominanza, dopo una lunga selezione, dopo un perfezionamento e potenziamento del genere nel ceto e personale politico, ora dopo circa quaranta anni da allora, ballerine poco e niente, sono migrate altrove, anche in metafora. Ma nani, cioè personale politico di bassa statura professionale, quanti ne vuoi. Tra i vincitori e i vinti delle ultime elezioni e di quelle di prima e prima ancora. Piccola gente. Col terrificante sospetto, che tende a condensarsi in consapevolezza, che siano così intellettualmente e intellettivamente nani a immagine e somiglianza e rappresentanza di tutti noi.