Dunque, la premier Giorgia Meloni non molla la presa, anzi raddoppia. Confermando l’impegno del governo di tenere la linea dura sia sul capo Cospito che sul 41 bis: “Lo Stato non deve trattare con la mafia e nemmeno con chi lo minaccia” ha detto durante la convention di Fratelli d’Italia dedicata alla candidatura alla Regione Lazio di Francesco Rocca. Per il presidente del Consiglio questo 2023 vedrà l’esecutivo impegnato in grandi riforme: “Daremo all'Italia riforma per far governare chi è eletto, una riforma della giustizia, perché se hai una pena te la devi scontare tutta, vale per tutti. Lo Stato non deve trattare con la mafia e nemmeno con chi lo minaccia”. Tornando su Cospito (in sciopero dall fame) c’è da dire che i medici e il Tribunale di sorveglianza di Milano stanno valutando l’opportunità di trasferirlo dal centro clinico del carcere milanese al reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo se dovesse continuare a rifiutare gli integratori. Da segnalare che Cospito nel frattempo ha riavuto i suoi libri e i suoi scritti dopo un controllo da parte delle forze dell’ordine. Sul 41 bis è intervenuto anche il presidente dei Vescovi italiani Matteo Zuppi: “Ci sono problemi etici, a volte sono più chiari, a volte sono più sottili da capire, da discernere, la polarizzazione però è la cosa peggiore, perché l’idea di farne un motivo del contendere politico in genere peggiora la situazione”. “Sul 41 bis è chiaro che la dignità della persona è fondamentale, come fondamentale è capire il motivo per cui è stato dato. Ci sono delle procedure perché è stato dato, può essere revocato".