Continua ad aumentare il numero delle vittime accertate in seguito al devastante terremoto che ha colpito le regioni orientali della Turchia e la Siria. Al momento, l'ultimo aggiornamento, parla di oltre 19.300 morti. La triste sensazione è che si vada purtroppo verso i 20mila deceduti. Sale a 60mila, invece, il numero dei feriti in Turchia mentre, sul lato siriano del confine, si segnalano più di 5mila feriti. Numeri drammatici, che testimoniano la gravità del disastro avvenuto.
Intanto continua la corsa contro il tempo per cercare di salvare altre vite. Il primo convoglio di aiuti sta raggiungendo le aree controllate dai ribelli in Siria. Lo ha dichiarato un funzionario del valico di frontiera di Bab al-Hawa. Le operazioni di soccorso continuano senza sosta. Dopo 70 ore trascorse sotto le macerie di un edificio crollato, una donna e il figlio sono stati tratti in salvo. E' accaduto nel distretto di Akevler di Hatay, in Turchia. Anche un altro bambino, recuperato dopo 80 ore nel luogo dell'epicentro, sotto i resti di un edificio di quattro piani crollato nel distretto di Elbistan di Kahramanmaras, è stato tratto in salvo. Piccoli miracoli che spingono i soccorritori ad aumentare i propri sforzi.
Purtroppo mancano all'appello ancora 7 italiani tra cui l'imprenditore veneto Angelo Zen, 50 anni, e una famiglia italiana di origini siriane.