GINEVRA - È partito oggi, 9 febbraio, il primo convoglio di aiuti umanitari per la Siria Occidentale: sei camion dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) che arriveranno a Gaziantep, in Turchia. Si tratta della prima spedizione transfrontaliera effettuata da un membro del sistema delle Nazioni Unite dopo il terremoto.
L'assistenza transfrontaliera dell'OIM include il trasporto di coperte, materassi, tende e altro materiale, oltre a generi di prima necessità e lampade solari, e servirà a rispondere alle esigenze di almeno 5.000 persone, con il sostegno di partner locali.
Migliaia le persone che hanno perso la vita o sono rimaste ferite in seguito al devastante terremoto che all'inizio della settimana ha colpito soprattutto la Turchia e la Siria nordoccidentale.
"È una catastrofe per la regione e i nostri pensieri vanno a tutte le persone colpite, che hanno perso i loro cari, le loro case e i loro mezzi di sostentamento. Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità per dare il nostro sostegno in ogni modo possibile e speriamo che gli aiuti raggiungano rapidamente le persone più colpite", ha dichiarato il Direttore generale dell'OIM, António Vitorino.
Quasi 12 anni di conflitto hanno lasciato 15,3 milioni di siriani in un disperato bisogno di assistenza umanitaria. Le infrastrutture e i servizi di base sono stati distrutti da anni di guerra e, solo nella Siria nord-occidentale, le 4,1 milioni di persone che fanno affidamento sugli aiuti umanitari stanno sopportando condizioni di vita estremamente difficili, in un clima gelido.
Nel 2014, l'OIM Turchia ha avviato il primo programma di aiuti transfrontaliero rivolto alla Siria nordoccidentale, per garantire approvvigionamento, stoccaggio, spedizione e distribuzione di beni umanitari salvavita. Da allora, le operazioni transfrontaliere dell'OIM sono cresciute fino a includere attività umanitarie in diversi settori, tra cui la fornitura di alloggi, acqua e servizi igienici, articoli di soccorso, protezione e sicurezza alimentare.
L'OIM fa appello alla solidarietà della comunità internazionale per mobilitare risorse finanziarie e rispondere ai crescenti bisogni umanitari di tutte le persone colpite.