Montevideo, 08 febbraio 2023
Al Direttore Generale per gli Italiani all'estero
E le politiche migratorie del MAECI Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali
C.C Al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all' Informazione e l' Editoria Sen. Alberto Baracchini
Al Sottosegretario agli Esteri On. Giorgio Silli
Alla Federazione Nazionale Stampa Italiana ell'Estero FUSIE alla Federazione Nazionale Stampa Italiana
LETTERA INVIATA ALLE AUTORITÁ ITALIANE
Siamo venuti a conoscenza della decisione del Dipartimento per l'informazione e l'editoria di non voler assegnare il contributo al Quotidiano La Gente d'Italia – Cronache degli Italiani all' estero. Ció come conseguenza dei pareri negativi trasmessi sia dal Sig. Ambasciatore Dott. Giovanni Iannuzzi che dalla maggioranza del Comites.
Vogliamo esprimere il nostro profondo disaccordo con questa decisione che attenta contro il diritto della nostra collettivitá ad essere informata. Si tratta dell'unico Quotidiano presente in Uruguay (e uno dei pochi quotidiani nel mondo, a quanto ci risulta), scritto in lingua italiana e distribuito su tutto il territorio nazionale in base all'accordo con il quotidiano El País. Se non lo si vuole comprare si puó scaricarlo gratuitamente dal sito e la maggior parte delle associazioni ricevono delle copie in maniera cartacea.
Riteniamo si tratti di un´ulteriore attacco alla nostra collettivitá che versa giá in condizioni abbastanza critiche: con dei servizi consolari sempre piú inadeguati e ridotti, con poca informazione alle associazioni, ai patronati e agli utenti da parte della Cancelleria Consolare, con scarsa informazione dalle istituzione italiane che compongono il Sistema Italia e soprattutto nessuna informazione da parte del Comites.
L'unico mezzo che riesce a tener viva, informata e dinamica la nostra collettivitá é il Quotidiano La gente d' Italia, che avvicina i connazionali e la societá locale alla realtá italiana con informazioni di prima mano sulla situazione política, sociale, economica e culturale della nostra cara patria.
Sono pochi coloro che in Uruguay riescono ad abbonarsi ai giornali italiani e leggerli quotidianamente. Per questo, il lavoro anche di raccolta e sintesi dell'informazione che realizza il giornale é di alto valore per tutti gli italiani qui residenti.
Chiama profondamente l'attenzione il contenuto dei due Pareri fornito dalle due istituzioni sopracitate (Ambasciata e Comites) che, anziché esprimersi sugli elementi di valutazione che richiede la legge, esprimano giudizi arbitrari che, non solo sono lesivi della dignità di un giornale edito da molti anni e apprezzato in tutto il Paese, ma sono contrari al diritto di stampa e di opinione garantito dalla nostra costituzione, caratterizzandosi come una specie di vendetta di carattere personale.
In entrambi i pareri, infatti, viene criticata la "linea editoriale" giustificando tale critica con il fatto che il giornale dovrebbe essere principalmente un diffusore di notizie e nulla più. Ma di solito la línea editoriale di un qualsiasi giornale, non esprime forse proprio la posizione del Direttore, della Redazione e del gruppo dirigente sui diversi temi scelti per l'analisi? Da quando, la línea editoriale di un giornale edito all'estero deve essere in sintonía con quanto vuole l'Ambasciatore di turno o la maggioranza di un Comites? E poi si parla di rispetto alla libertá di espressione? Non ci pare......
Dicono pure che il quotidiano disinforma o informa parzialmente e non contribuisce a migliorare i rapporti dentro la collettivitá.
Cosa intendono sia l'Ambasciatore che la maggioranza del Comites per "informazione"? Quella voluta da loro? Se cosí fosse non sarebbe di parte oppure soggettiva?
Dicono che il giornale non contribuirebbe a migliorare i rapporti dentro la collettivitá. Ma stiamo parlando di un giornale e pertanto assolutamente libero di non avere questo fine. Non stanno forse confondendo i ruoli? I Comites sono stati creati per svolgere questo compito ossia costruire dei rapporti all' interno della collettivitá ed unire la stessa.
Perché glielo chiediamo ad un giornale e non al Comites?
Da quando un giornale per il solo fatto di ricevere dei contributi, deve essere totalmente al servizio di alcune Istituzioni italiane? Come ad es. si chiede nel parere: Ambasciata, Istituto italiano di Cultura, ICE.
Non ci risulta che il bando di assegnazione cosí lo richieda.
Gente d'Italia, con tutte le possibili differenze di idee che un lettore puó avere nei confronti di qualche articolo, é uno dei pochi strumenti al servizio della comunitá. Senza dubbio svolge un ruolo importante nella difusione e l'informazione della notizia alla collettivitá italo- uruguaiana su argomenti che interessano tutti noi. Un chiaro esempio é stato il ruolo che ha giocato nel settembre scorso informando la collettivitá e la societá locale sulle elezioni parlamentarie.
Dire che non esiste una vendita libera e autonoma a vantaggio della collettivitá non é corretto.
Detto cosí sembrerebbe che i quotidiani che ricevono un contributo dallo Stato debbano essere distribuiti gratuitamente. Non ci risulta che la legge preveda questo. Anziché applaudire il fatto che con il solo prezzo del Pais si ottengono due giornali, lo si critica come un fatto negativo. Si tratta invece di un beneficio importante per il lettore che non é solo italiano ma anche uruguaiano.Dire che promuove un accanimento provocatorio e polemico é solo un fatto soggettivo. E´ la lettura del Sig Ambasciatore e della maggioranza del Comites. La domanda che sorge spontanea é: qual' é il ruolo della stampa? Quello di essere gradita all' Ambasciatore di turno e alla maggioranza del Comites? Crediamo di no. Con il sostegno all' informazione e l' editoria lo stato italiano collabora nella promozione di una stampa libera ed indipendente, e non sottomessa alle opinioni delle autoritá.
Dire che il giornale riporta articoli presi dalle maggiore agenzie come un fatto negativo é fuori di ogni lógica. Quale giornale non prende articoli dalle agenzie? Ce n'è qualcuno? (a cosa servirebbero le Agenzie di stampa, altrimenti)
Se li riporta Gente d'Italia non é giornalismo ma se lo fa, perché lo fa, il Corriere della Sera é giornalismo?
Per ultimo vorremmo sottolineare alcuni aspetti che dal nostro punto di vista sono rilevanti:
La lettera del Comites che esprime il Parere negativo su Gente d' Italia é stata firmata da Aldo Lamorte, nella sua condizione di Presidente del Comites, il giorno 22 febbraio 2022. Chiama l' attenzione che le nostre autoritá diplomatiche abbiano sorvolato il fatto che in quel preciso momento Lamorte violava l' articolo 10 comma 4 della legge 286/2003 in quanto non poteva ricoprire la carica di Presidente perché Consigliere CGIE.
La legge del Comites nell' articolo 5 comma 5 esprime che le sedute del Comitato sono pubbliche e che la pubblicitá é assicurata anche mediante la pubblicazione dei verbali sull'albo consolare e con comunicazione ai mezzi d' informazione locali.
Come italiani residenti non siamo in grado di reperire questi verbali. Da un controllo settimanale della bacheca del Consolato non appare affisso alcun verbale; non esiste un sito del Comites in cui poterli reperire ed i verbali non vengono inviati né alle associazioni nè tantomeno alla stampa.
Un fatto molto grave si é verificato il giorno 11 ottobre 2022 quando la maggioranza del Comites ha preteso di votare il divieto ai consiglieri di esprimersi in lingua italiana nel corso delle riunioni perché la maggior parte di loro non la capisce. Vi sembra sensato e degno di un organismo che dovrebbe portare avanti gli interessi della comunità italiana?
Questo precedente rende palese che la maggioranza del Comites non é assolutamente in grado di dare un parere su un giornale i cui articoli sono scritti per la stragrande maggiorannza in lingua italiana.
Chiediamo pertanto a Lei Direttore e a tutti quanti ci leggono in copia, di sentiré la voce della collettivitá, di controllare quanto dichiarato da chi deve dare il parere e di rivedere questa assurda decisione.
Con cordialitá
Filomena Narducci- Giá Comitato di Presidenza CGIE
Alessandro Maggi- Consigliere Comites
José Mendez Zilli- Consigliere Comites
Silvana Antonelli – Consigliere Comites
e molte associazioni italiane in Uruguay