Beppe Grillo si riprende la scena, anche se quello teatrale. Nel suo spettacolo "Il sono il peggiore", sul palco del teatro Mancinelli di Orvieto (ad assistere allo spettacolo il presidente del M5S Giuseppe Conte, Roberto Fico, il vice presidente del movimento Michele Gubitosa e il presidente dell'Inps Pasquale Tridico), il garante del M5S ha toccato diversi temi: dalle rinnovabili all'intelligenza artificiale, fino ovviamente alla politica. Nello show del comico genovese tutti sono stati coinvolti. Pubblico compreso. Grillo infatti come prima cosa ha fatto consegnare carta e penna alla gente seduta in platea che così ha poruto scrivergli alcune domande. Una di queste recitava, testuale: "Cosa penso oggi di Di Maio?". Grillo ha replicato: "Dio mio, né male né bene. Non lo chiamo nemmeno tradimento perché Giuda era socio di Gesù. Di Maio ha fatto una cosa meravigliosa, ci ha permesso di rinascere con il mago di Oz: Conte”. Oggi, ha proseguito il fondatore del Movimento, "ci vuole una persona corretta, educata, non uno che grida. Io ho gridato tanto, ora basta". Grillo è intervenuto anche su altri temi caldi del momento, dalla religione a Sanremo, per poi parlare del reddito di cittadinanza, storico cavallo di battaglia dei pentastellati. "Lo darei a tutti, ricchi e poveri, 1.500 euro a tutti. Costerebbe 140 miliardi, dove trovi i soldi? Togli gli ammortizzatori sociali e le pensioni" ha concluso.