Di Matteo Forciniti
Continua ad essere difficilissima, e a questo punto quasi impossibile, la ricostruzione giudiziaria dei fatti che portarono alla clamorosa fuga di Rocco Morabito dal carcere di Montevideo nel 2019. Il mistero si infittisce di nuovi episodi e il caso si avvia a restare impunito nonostante lo scandalo internazionale che allora aveva provocato.
I giornali uruguaiani hanno appena dato la notizia che l'unico imputato per la fuga del boss della 'ndrangheta potrebbe presto tornare al suo posto: si tratta di un tenente della Guardia Republicana che era stato inizialmente portato sul banco degli imputati da Ricardo Lackner, il pubblico ministero che ha condotto l'inchiesta in questi anni con scarsi risultati.
Mentre conduceva le indagini sulla fuga del mafioso italiano, Lackner si era imbattutto sulla figura del narcotrafficante messicano Gerardo González Valencia e in particolare sugli spostamenti irregolari realizzati che lo portarono diverse volte a fare visita in carcere a Morabito, entrambi in attesa dell'estradizione. Secondo la Fiscalía, in totale furono 12 questi incontri tra i boss del narcotraffico internazionale nel carcere Central e ogni trasferimento del messicano veniva a costare allo Stato quasi 100mila pesos (circa 2.500 dollari) per via delle ingenti misure di sicurezza che bisognava predisporre. In quegli incontri, inoltre, venivano forniti anche telefoni satellitari per far comunicare i detenuti con l'estero. Per questi e altri fatti ancora relazionati all'evasione, nel luglio dello scorso anno al capitano della Republicana erano stati dati gli arresti domiciliari con il divieto di comunicazione verso i suoi colleghi e la sospensione dello stipendio. Dopo quatto mesi, però, a fine ottobre, le misure cautelari nei suoi confronti sono scadute senza che Lackner ne chiedesse la proroga. Così, dopo essere tornato in libertà, il tenente ha avviato la pratica per la richiesta del reintegro e poter tornare così a ricevere lo stipendio.
Anche se all'inizio delle indagini sulla fuga di Morabito erano quindici gli agenti del carcere finiti sotto il mirino della procura, l'unico imputato rimasto era questo tenente della Guardia Republicana prosciolto in seguito.
Le indagini su quella spettacolare evasione della notte del 24 giugno del 2019 oggi si trovano a un bivio. Recentemente, il pubblico ministero Lackner è stato trasferito dalle autorità giudiziarie uruguaiane per presiedere una nuova unità della procura per la lotta al cyber-delitto. Le indagini sono passate in mano alla pm Silvia Porteiro che ha preso servizio poche settimane fa con il ritorno dell'attività giudiziaria dopo le ferie estive.
Morabito venne poi rintracciato e arrestato il 25 maggio del 2021 a Joà o Pessoa in Brasile e nel luglio dello scorso anno venne definitivamente estradato in Italia dove attualmente sta scontando una pena a trent'anni di reclusione per una serie di reati commessi.