di Matteo Forciniti
Si allarga a macchia d'olio lo scandalo di Alejandro Astesiano, l'ex capo della sicurezza del presidente dell'Uruguay Luis Lacalle Pou che si trova attualmente in carcere per una serie di manovre delittive.
Dopo i passaporti falsi ai cittadini russi, dopo lo spionaggio illegale agli oppositori, Astesiano ha parlato ai magistrati anche di un altro dei grandi scandali consumatosi in Uruguay nel passato recente: la misteriosa fuga di Rocco Morabito dal Carcere Central avvenuta nella notte del 24 giugno del 2019 rimasta ancora completamente impunita.
Di fronte al pubblico ministero titolare dell'indagine Gabriela Fossati, come riferisce El País, l'ex capo della sicurezza presidenziale si è difeso dagli attacchi provenienti dal Frente Amplio che lo relazionavano con l'evasione del mafioso calabrese che lui ha definito "infondati".
Nell'interrogatorio svoltosi il 12 dicembre Astesiano ha raccontato che un funzionario degli affari interni lo avrebbe contattato per fornirgli informazioni sulla fuga di Morabito. L'incontro tra i due avvenne tra il settembre e l'ottobre del 2020 all'interno della Torre Ejecutiva, la sede del governo, dove -con l'autorizzazione del presidente Lacalle Pou- l'ex capo della sicurezza portò questo funzionario a riunirsi con l'allora ministro dell'Interno Jorge Larrañaga (morto alcuni mesi dopo) e l'allora direttore generale della segreteria del Ministero Luis Calabria.
"Questo poliziotto diceva che sapeva tutto sulla fuga di Morabito" ha affermato Astesiano. "Tutti i nomi dei complici che io non conoscevo. Optai quindi per passare tutto questo portandolo a parlare con Larrañaga e Calabria".
Secondo una fonte delle autorità dell'epoca del Ministero dell'Interno citata da El País, questo incontro ci sarebbe effettivamente stato e il poliziotto avrebbe trasmesso tutte le informazioni che erano state anticipate ad Astesiano: "Tutte queste informazioni furono trasmesse a Ricardo Lackner, il pubblico ministero che all'epoca indagava sulla fuga. La ricostruzione portata da questo agente non erano nuove per il Ministero dell'Interno: si parlava, tra le altre cose, della misteriosa rimozione delle camera di sicurezza poco prima della fuga e delle possibili irregolarità commesse dai poliziotti".
Non è la prima volta che Astesiano viene relazionato alla fuga di Morabito. Già a fine ottobre dello scorso anno, appena esplose lo scandalo, nel programma televisivo di Canal 4 Santo y Seña una fonte della Polizia parlava di "collaborazione" nel falso documento uruguaiano ottenuto dal boss con il nome di Francisco Capeletto, cittadino brasiliano residente a Punta del Este tra il 2004 e il 2017. Come riemerso anche nel corso di altre indagini, il rapporto dell'ex capo della sicurezza presidenziale con il boss della 'ndrangheta si sarebbe avuto attraverso la partecipazione di un cittadino russo proprietario della pizzeria in cui il boss si recò subito dopo la fuga. Per quei fatti il cittadino russo venne arrestato per favoreggiamento.