Fanno discutere le parole di Ignazio La Russa su un eventuale "figlio gay ". "Accetterei con dispiacere la notizia, perché sarebbe un figlio che non mi somiglierebbe, sarebbe come se fosse milanista. E' un paragone preciso quello che faccio" ha spiegato il presidente del Senato, intervistato da Francesca Fagnani, per il programma "Belve", in onda domani sera su Rai 2. Una frase, la sua, che ha suscitato non poche reazioni, in particolare tra i banchi dell'opposizione dove non è mancato chi si è scagliato contro la seconda carica dello Stato. "È offensivo paragonare una scelta calcistica a un orientamento sessuale. Uno sceglie chi tifare, non la propria identità. La Russa dimostra come la destra sia inadeguata e arretrata rispetto alla questione dei diritti" ha commentato Alessandro Zan (Pd) a Fanpage. "Le parole di La Russa sono inaccettabili, trasudano superficialità e pregiudizio. Ma uno un po' meno fascio non l'avevate?" ha twittato il leader di Azione Carlo Calenda. "Le affermazioni del Presidente del Senato sono gravi. E del tutto inadeguate al ruolo che ricopre" ha scritto su Twitter il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, in corsa per la segreteria dem insieme con la sfidante Elly Schlein la quale pure ha osservato, in un post: "l'unica sciagura per le famiglie italiane è avere la seconda carica dello Stato che fa dichiarazioni omofobe, sessiste, e nostalgiche dimostrando la totale inadeguatezza al ruolo istituzionale che ricopre".