Colpito e affondato: il match a distanza tra Zelensky e Berlusconi si è risolto con un ko senza appello in favore del leader ucraino. Le stilettate lanciate da Zelensky davanti a un'attonita Meloni da Kiev hanno colpito il bersaglio. "Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino", quelle dichiarazioni fanno male, malissimo.
Ad Arcore monta da subito una sorda irritazione, che impone quel silenzio di chi vorrebbe gridare ma sa che gli costerà meno cucirsi la bocca in attesa di tempi migliori. Il gelo avvolge la villa e il suo inquilino, schermato ogni commento. Non un comunicato, tanto meno una nota ufficiale o un'intervista in tv. Prevalgono delusione e irritazione anche sul piano personale.
"Non è vero che non conosco la guerra – si sfoga Berlusconi con i suoi – da ragazzino sono stato sfollato anche io, gli orrori della guerra li ho vissuti". Anche fra i fedelissimi del patriarca azzurro a nessuno sfugge il contesto di quelle dichiarazioni, la ricaduta nazionale sugli equilibri di governo.