La Festa che ci unisce

Di Stefano Casini

 "La Festa che ci unisce" si farà anche quest'anno. Il 16 aprile per essere precisi. La conferma arriva da Nicola Nocito, uno dei principali attori della nostra comunità. Con l'amore dell'Italia nel sangue trasmesso dalla sua famiglia che nell'Associazione Calabrese, hanno occupato tutti i ruoli possibili e immaginabili. Perché e da dove nasce questo sentimento patriottico?"L'amore per l'Italia è nelle mie vene, i miei genitori sono calabresi e mi hanno sempre inculcato questo spirito e poi l'Associazione Calabrese ha sempre aperto le porte a noi giovani." 

Quindi tutto confermato? La Festa si rifarà?

"Certamente, quest'anno, vista la settimana della la Pasqua che qui si chiama la Semana de Turismo, abbiamo deciso di rifare LA FESTA CHE CI UNISCE il prossimo 16 aprile che é domenica. L'anno scorso abbiamo avuto, con insistenza, da parte di molti connazionali e molte associazioni, la richiesta di fare un'altra festa nel mese di settembre, ma preferiamo prepararci bene per una festa annuale e, come ripeto, quest'anno sará la domenica 16 aprile prossimo. Siamo molto soddisfatti per il successo di questa festa italiana e, a dire la veritá, non ci avremmo mai pensato. Mia abbiamo ricevuto, non soltanto molte lodi, ma anche le richieste di farne altre. Abbiamo giá inoltrato tutte le pratiche corrispondenti con la Intendencia de Montevideo per chiudere la strada davanti all'Associazione Calabrese nella via Rodó."

L'anno scorso, a molti di noi italiani, é parso che il luogo della festa é rimasto piccolo. Suppongo che avrete pensato a come allargarlo......

"Per quanto riguarda lo spazio, quest'anno arriveremo agli estremi dell'isolato, cosa che non abbiamo potuto fare l'anno scorso. C'é anche qualcosa di logistico che dovremmo risolvere se questo dovesse crescere troppo. Non dimentichiamo che la corrente  elettrica per tutta la festa proviene dalla nostra associazione e abbiamo dovuto chiedere piú potenza alle autorità.  Il palcoscenico, quest'anno lo allungheremo al massimo verso la via Antonio Rodriguez e dovremmo avere prolunghe elettriche piú consistenti per raggiungere, sia il palcoscenico che tutti gli stand. Per quanto riguarda il numero di partecipanti, dobbiamo dire che, l'anno scorso siamo arrivati a circa 3.000 e ci fa un po' paura, ma quella paura buona!! Prevediamo che quest'anno saremo gli stessi dell'anno scorso o forse un po' di piú!"

Nell'organizzazione della FESTA CHE CI UNISCE oltre alla tua forte impronta, ci sono altri giovani e, specialmente Fabrizio D'Alessandro che, fra l'altro é membro del COMITES... Come vanno le cose in quel sodalizio?

"Fabrizio s mi aiuta a organizzare tutto ed é come me, un grande lottatore nella nostra comunità. Molte volte abbiamo parlato del COMITES e racconta che la situazione è molto difficile. Per quanto riguarda appunto il COMITES, anch'io ho avuto occasione di essere uno dei membri, ma, poi, alla fine, per diversi motivi, son rimasto sulla porta e non sono entrato. La presenza di gente giovane nel COMITES, cosí come nel CGIE é fondamentale ma é diventato tutto complicato quando c'é una maggioranza che non vuole far partecipare all'opposizione alle decisioni. Le proposte della minoranza non sono neanche considerate e cosí è tutto difficile.  Lo spirito dovrebbe essere partecipativo, come è stato spesso nel passato, ma oggi non succede. E per quanto riguarda le strutture consolari, per noi che stiamo sempre al corrente di ció che accade è difficilissimo. Ho dozzine di amici, soci, connazionali di ogni regione che, tutti i giorni, mi chiedono come possono fare per ottenere un numero per rinnovare un passaporto o per iscrivere un figlio o una moglie come cittadini italiani e non so piú che dire loro! Tutti hanno problemi: mi dicono: "Cosa posso fare? Non trovo un appuntamento! Mi puoi aiutare, hai qualche conoscente?". Per noi è molto difficile perché non possiamo collaborare o aiutare, la gente si arrabbia e con ragione, perché questa struttura non funziona come dovrebbe funzionare. É un peccato. In un paese cosí piccolo, lo Stato italiano non riesce a risolvere questi problemi. Ci vorrebbe cosí poco per risolvere questi problemi ma nessuno fa niente."

Torniamo all'organizzazione della prossima Festa....Avete giá sponsor? Come funziona ?

"Il Consiglio Direttivo ha deciso di non prendere soldi dalle Associazioni che, pagano soltanto il costo dello Stand.... Poi abbiamo alcuni "sponsor" che facciamo apparire nel nostro sistema di diffusione della Festa. Dalla prima edizione abbiamo avuto sempre GENTE D'ITALIA che non manca mai di aderire economicamente e con un importante contributo, a tutte le iniziative della comunità, poi  la Scuola Italiana di Montevideo, la Camera Mercantile italiana e la marca Sarubbi. Speriamo di contare con qualche altra istituzione o marchio, ma non possiamo neanche dimenticare gli stessi soci come, per esempio mio padre e altri, che ci aiutano per quanto riguarda i costi operativi. L'elettricità la forniamo  noi come Associazione...

E l'Ambasciata d'Italia e la Cancelleria consolare contribuiscono? Vi aiutano?

"Solo nella diffusione informativa....."

 

Nicola Nocito