"I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre la vita di tanti innocenti". E' l'appello di papa Francesco all'Angelus oggi in piazza San Pietro in seguito al tragico naufragio di migranti avvenuto nelle acque di Cutro, in Calabria.
"Esprimo il mio dolore per la tragedia e prego per le vittime del naufragio - ha detto il pontefice -. Manifesto il mio apprezzamento alla popolazione e la gratitudine alle istituzioni per la solidarietà e l'accoglienza verso questi fratelli e sorelle".
"I viaggi della speranza non si trasformino più in viaggi della morte - conclude Bergoglio -. Le acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti".
"Facciamo nostre le parole del Santo Padre - la risposta della premier Giorgia Meloni -. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani".
Sul caso del naufragio si è espressa anche l'Anm: "Nessuna norma potrebbe mai imporre a qualcuno il dovere di non fuggire da Paesi dove la guerra o la miseria impediscono l'accesso a condizioni di vita dignitose". Concludono: "Venga sempre rispettato l'obbligo di salvataggio, scolpito nella nostra Costituzione".