DI MATTEO FORCINITI
È passata una settimana dall'avvio dell'anno scolastico in Uruguay ma i corsi di italiano restano ancora un mistero. Così come in passato anche questa volta sull'italiano non c'è ancora alcuna comunicazione ufficiale con il silenzio dell'Ambasciata e nessuno è in grado di rispondere alla domanda se i corsi si faranno oppure no anche se c'è abbastanza fiducia al riguardo.
Il tutto sembra indicare che a organizzare i corsi sarà l'Associazione Trentini nel Mondo in continuità con quanto fatto nella parte conclusiva dello scorso anno con un progetto pilota che segnava l'uscita di scena del Casiu (Centro Assistenza Scolastica Italia Uruguay) dopo tanti anni di attività. Il cambio dell'ente gestore dei corsi in Uruguay era stato dettato da una discussa circolare del Ministero degli Esteri emanata nel luglio del 2020 che ha imposto nuovi requisiti per poter accedere ai finanziamenti. Questa nuova regolamentazione prevede, tra le altre cose, l'obbligo di presentare un progetto cofinanziato almeno al 20% con risorse proprie. Il progetto pilota dello scorso anno era stato finanziato al 95% dall'Italia (circa 31mila euro) con il restante 5% a carico gli organizzatori.
Fino ad oggi, ricordiamo, questi corsi sono stati finanziati dal governo italiano e sono stati portati avanti con la collaborazione dell'Ambasciata e dell'Anep (Administración Nacional de Educación Pública). L'insegnamento della lingua italiana in Uruguay è stabilito da una convenzione tra i due paesi che risale al 2003 e che viene rinnovata ogni anno: l'accordo con le autorità uruguaiane prevede solo un'ora e mezza di insegnamento a settimana -diviso in due lezioni di 45 minuti ciascuna- destinato ad alcune scuole elementari nel quinto e sesto anno.
Gente d'Italia ha provato a contattare via mail il dirigente scolastico dell'Ambasciata Antonella Agostinis ma non ha ricevuto alcuna risposta. Jorge Zas, coordinatore dei circoli trentini in Uruguay, ha invece risposto alle domande affermando: "Siamo in attesa dell'approvazione definitiva del progetto dall'Italia e per questo motivo non è conveniente generare aspettative che potrebbero non essere soddisfatte. Appena riceveremo l'approvazione e ci saranno novità, ve lo faremo sapere".
Da dipartimento di seconde lingue dell'Anep trapela ottimismo: "Quest'anno i corsi dovrebbero svolgersi ma non sappiamo ancora dire con certezza quando potranno partire perché non dipende da noi. L'annuncio ufficiale dovrà essere fatto dalle autorità italiane".