ROMA - La Silicon Valley si conferma il primo ecosistema produttore di startup nel mondo mantenendo vivo il mito della California e la fame negli occhi di chi vuole costruire la versione migliore del nostro futuro. Secondo l'ultimo Global Startup Ecosystem Report redatto da Startup Genome, il valore dell'innovazione prodotta nella Bay Area è stimato in 2 trilioni di dollari, contro la media globale di 28,6 miliardi, e con 105 miliardi di dollari di capitale affluiti nell'area nel 2022, il doppio del totale dell'anno precedente.
Ed è proprio a San Francisco che Smau, aggregatore internazionale di opportunità per l'ecosistema dell'innovazione, porterà la più grande delegazione italiana dell'innovazione in trasferta il 23 maggio, dopo le tappe di oggi a Parigi e del 3 maggio a Londra.
Tutte e tre le tappe sono organizzate in collaborazione con l'Agenzia Ice e hanno l'obiettivo di favorire l'incontro tra le startup e le imprese dell'ecosistema italiano con i maggiori player del mercato internazionale: grandi aziende, incubatori, acceleratori e investitori.
Tra le corporate italiane coinvolte ci sono ENEL, ENI, Snam, A2A, Edison, Iren, Siram Veolia nell'ambito energy e multiutility, Angelini e Chiesi nell'ambito salute, Ferrovie dello Stato, FNM, Trenord, Telepass nell'ambito mobility, Parmalat e Riso Gallo nell'ambito food, Intesa Sanpaolo Innovation Center nell'ambito bancario.
Le 120 startup selezionate, 40 per ogni appuntamento, provengono dai settori attorno ai quali ruota il concetto di progresso della nostra epoca: energia, salute, agrifood, manifattura, lavoro, sicurezza, mobilità e tecnologia.
Prima tappa, Parigi, dove ad inaugurare l'evento ieri sera c'era anche l'Ambasciatrice Emanuela D'Alessandro.
35 le startup italiane e le corporate presenti in questa seconda edizione di Smau Paris, entrata nel vivo oggi a Station F, dove le aziende italiane interessate ai temi dell'Open Innovation hanno condiviso i propri bisogni e attivato nuove partnership.
Prossima tappa, Londra il 3 maggio.