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Una delle basi della sovrastruttura intellettuale dell'Economia di mercato è il concetto di "unlimited wants", cioè l'idea secondo cui tutti vorrebbero possedere il più possibile, o - detto diversamente - che tutti vorrebbero essere più ricchi possibile. Che la maggior parte di noi voglia avere più soldi per soddisfare i propri desideri è probabilmente vero, ma vale davvero la pena essere ricchi? C'è un limite?

Secondo un recente studio condotto da due psicologi - Paul Bain e Renata Bongiorno, rispettivamente delle università inglesi di Bath e di Exeter - "L'ideologia dell'unlimited wants, quando è considerata un elemento della natura umana, può generare una pressione sociale che spinge le persone ad acquistare più di quanto vorrebbero realmente avere... Risulta che le 'vite assolutamente ideali' a cui la maggior parte della popolazione aspira sono invece abbastanza moderate", almeno quando le somme necessarie sono 'spalmate' su un'intera vita di lavoro.

I ricercatori hanno raccolto risposte riguardanti il livello di ricchezza considerato per l'appunto 'ideale' da circa ottomila individui in 33 nazioni su tutti i continenti abitati, compresi paesi spesso ignorati dalla psicologia 'cross-culturale', come Arabia Saudita, Uganda, Tunisia, Nicaragua e Vietnam. Persone con desideri 'illimitati' sono state identificate in tutti i paesi considerati, ma erano sempre in minoranza.

Le persone con unlimited wants sono risultate essere tendenzialmente più giovani, abitanti dei centri urbani, e più focalizzate sull'ottenimento del successo personale, del potere e dell'indipendenza. Inoltre, sono maggiormente presenti in paesi più inclini ad accettare le 'ineguaglianze' sociali, ma al tempo stesso caratterizzati da tendenze più 'collettiviste', dove il desiderio poteva forse essere quello di 'uscire dalla massa'.

È bene notare che l'attenzione degli studiosi era più orientata all'aspetto psicologico - la percezione della ricchezza - che a quello strettamente economico. Comunque, hanno scoperto che: "Nell'86% dei paesi considerati, la maggioranza degli interpellati pensava di poter ottenere una vita 'assolutamente ideale' con US $10 milioni, e che in certi paesi sarebbe bastato anche solo un milione di dollari..."

L'argomento è interessante, ma forse è opportuno chiedersi quale sia esattamente il tema che i ricercatori hanno ritenuto di esaminare. A prima vista pare che volessero sapere quale livello di reddito avrebbe reso 'ideale' la vita dei soggetti studiati. Rovesciato però, si direbbe che abbiano piuttosto ottenuto dai gruppi esaminati una sorta di definizione popolare di quanto invece servirebbe per potersi considerare 'ricchi'...

JAMES HANSEN