Entro il 2100 l'Italia vedrà la sua popolazione ridursi drasticamente. 50 milioni e 194 mila e 524: sono gli abitanti che il Bel paese avrà da qui alla fine del secolo. O almeno è quello che risulta dalle proiezioni dell'Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione europea, che inserisce l'Italia in una posizione poco invidiabile rispetto agli altri Stati Ue.
Partendo dai 59,3 milioni di abitanti del 2022 si registrerebbe un calo di oltre 9 milioni nella popolazione, oltre il 15% (oltre il doppio della media europea del 6%). A livello dell'Unione europea, si stima che la popolazione abbia raggiunto i 451 milioni di persone lo scorso primo gennaio e che raggiungerà il picco di 453 milioni nel 2026, prima di scendere a un livello stimato di 420 milioni nel 2100.
In termini assoluti si tratta di 27,3 milioni di persone in meno. Prendendo in esame gli altri grandi Paesi del blocco: la Germania passa da 83,2 a 84,1 milioni, la Francia da 67,8 a 68 milioni, sensibile calo anche per la Spagna che passa da 47,4 a 45,1 milioni e per la Polonia da 37,6 a 29,5 milioni.