Con un valore delle esportazioni salito del +10% pari a 7,9 miliardi di euro è record storico per il vino Made in Italy che si è la prima voce dell’export agroalimentare nazionale nel 2022 oltre a essere uno straordinario ambasciatore dello stile di vita slow e sano rappresentato dalla Dieta Mediterranea inserita dall’Unesco nel patrimonio immateriale dell’umanità. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat in occasione dell’apertura domenica 2 aprile del Vinitaly a Verona con l’inaugurazione di fronte l’ingresso principale Cangrande alle 9,30 di Casa Coldiretti che mette in mostra per la prima volta la storia millenaria del vino, dall’Arca di Noè allo spazio, passando per popoli, artisti, scrittori, scienziati e condottieri che nel tempo hanno raccontato il nettare di Bacco e che ora scelte e politiche insensate cercano di cancellare.
Una minaccia che – afferma la Coldiretti – pesa sul balzo in valore delle bottiglie Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo per un totale di oltre 22 milioni di ettolitri, pari al 43% dei 50,3 milioni di ettolitri ottenuti grazie alla vendemmia 2022 che sulle quantità ha confermato la leadership italiana a livello internazionale, davanti a francesi, i nostri principali concorrenti, e agli spagnoli. All’estero dunque finiscono più di 4 bottiglie su 10 con il vino che è il prodotto nazionale più presente sulle tavole straniere.
A fare da traino alle esportazioni italiane ci sono gli spumanti che – evidenzia Coldiretti – segnano un +19% in valore, con il Prosecco, il vino italiano più consumato al mondo, che segna addirittura un +22%. Buona crescita – continua Coldiretti – anche per i grandi vini rossi e bianchi Docg e Doc da nord a sud del Paese, dal Piemonte alla Puglia, dal Veneto alla Sicilia, dall’Emilia Romagna all’Umbria, dalla Toscana alla Calabria.
Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato delle bottiglie italiane – sottolinea la Coldiretti – per un valore di quasi 1,9 miliardi di euro in crescita del +8% nel 2022. Nel vecchio continente invece – sottolinea Coldiretti – il vino italiano spopola sulle tavole tedesche con una spesa di circa 1,2 miliardi di euro (+5%). Il successo delle bottiglie Made in Italy è confermato dal balzo del +25% delle esportazioni in Francia per un valore di oltre 289 milioni di euro, trainato dagli spumanti italiani che valgono da soli oltre di 107 milioni di euro e con una crescita del 29% fanno concorrenza in casa al famoso Champagne.
Nonostante la burocrazia doganale creata dalla Brexit e l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, gli inglesi confermano il loro amore per il vino italiano per il quale nel 2022 hanno speso 812 milioni di euro (+9%), di cui circa la metà per spumanti e prosecco che registrano un balzo di quasi il 17% nei calici britannici, mentre frena la Cina a 112 milioni di euro contro i 127 milioni dell’anno precedente con un crollo di quasi il 12%.
Un successo nel mondo cresciuto grazie alla strada della qualità intrapresa dalle bottiglie Made in Italy che – conclude la Coldiretti – sono destinate per circa il 70% a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola.