Finlandia al voto con una sfida aperta tra la premier uscente, la socialdemocratica Sanna Marin, la nuova leader della destra nazionalista Rikka Purra, in piena ascesa, e i conservatori della Coalizione Nazionale di Petteri Orpo.
L'ultimo sondaggio pubblicato giovedì dall'emittente pubblica Yle indica una situazione in bilico: la Coalizione Nazionale di Orpo figura in lieve vantaggio (19,8%), segue il Partito nazionalista euroscettico dei Finlandesi di Riikka Purra, mentre i socialdemocratici sono al terzo posto (con il 18,7%).
La 37enne Marin è diventata il più giovane capo di governo eletto al mondo nel 2019, guidando una coalizione di centro-sinistra con cinque donne leader di partito, quattro delle quali sotto i 35 anni. Capace di una gestione esemplare della crisi del Covid, ferma nella condanna dell'aggressione russa all'Ucraina, artefice della storica svolta per l'ingresso della Finlandia nella Nato, Marin oltre ad essere notissima all'estero resta molto popolare anche tra i finlandesi, senza aver subito particolari contraccolpi neppure dallo scandalo del video in cui si lancia in danze scatenate in una festa privata.
La sua conferma è però tutt'altro che scontata in una battaglia elettorale che si è giocata tutta sui conti pubblici, il caro vita alle stelle e i timori di una recessione, tra le richieste di austerità dai conservatori, la difesa del welfare dalla sinistra, e posizioni apertamente euroscettiche di Purra.
Il leader del partito più votato di norma è il primo a poter cercare di formare il governo diventando primo ministro, ma l'attesa è che questa volta - anche per i veti incrociati - le trattative per formare una coalizione possano essere lunghe e complesse.