La Russia assume presidenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Una inizio che rappresenta "uno schiaffo in faccia alla comunità internazionale" secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che su Twitter ha esortato gli attuali membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a "contrastare qualsiasi tentativo russo di abusare della sua presidenza".
"Il peggior pesce d'aprile", ha scritto, mentre già ieri denunciava come la presidenza russa "è un forte promemoria del fatto che qualcosa non va nel modo in cui funziona l'architettura della sicurezza internazionale: uno stato che rovina sistematicamente la pace e la sicurezza internazionale presiederà l'organismo incaricato di mantenerle".
Parla invece "non solo di una vergogna, ma di un'altra sconfitta simbolica delle regole basate sul sistema delle relazioni internazionali", Andriy Yermak, capo dello staff della presidenza ucraina. Il Cremlino, ha ricordato Yermak, ha detto ieri che intende "esercitare tutti i suoi diritti" nel ruolo che Mosca ha ricoperto l'ultima volta nel febbraio del 2022, proprio quando ha lanciato l'invasione dell'Ucraina. Gli Stati Uniti hanno esortato la Russia a "comportarsi in modo professionale", sottolineando che non ci sono modi per poter impedire a Mosca di assumere la presidenza.
Nel suo post, Yermak fa riferimento anche all'Iran, che celebra oggi la sua festa nazionale: "E' molto significativo che nel giorno della festa di un altro stato terrorista, l'Iran, la Russia inizia a presiedere il Consiglio di Sicurezza dell'Onu".
Esprime cautela il rappresentante italiano al Palazzo di Vetro, ambasciatore Maurizio Massari, secondo cui "non va sopravvalutata l'importanza del mese russo di presidenza nell'equazione complessiva del conflitto ucraino". "La presidenza mensile di turno è nelle regole del Consiglio di Sicurezza" delle Nazioni Unite, prevista dalla rule 18, in base alla quale avviene in ordine alfabetico, ha spiegato.
Intanto l'Ucraina ha imposto nuove sanzioni contro persone e società russe, e contro una società situata sul territorio ucraino occupato dai russi. Il presidente Volodymyr Zelensky ha pubblicato un decreto che impone le misure contro centinaia di aziende, organizzazioni e individui responsabili di aver sostenuto l'invasione russa dell'Ucraina. Nella maggior parte dei casi, le sanzioni hanno la durata di 10 anni.
Particolarmente colpiti i direttori di fabbriche di armamenti e di istituti di ricerca militare. Ma le sanzioni riguardano anche il ministero delle Finanze russo e il Consiglio della Federazione, la camera alta del parlamento russo. Le sanzioni ucraine includono le guardie della rivoluzione islamica iraniane: l'Iran è sospettato di aver fornito alla Russia i droni kamikaze utilizzati negli attacchi aerei.
Tra le personalità ucraine, Vyacheslav Bohuzlayev, l'ex direttore della società produttrice di turbine Motor Sich. L'azienda ha sede nella città ucraina meridionale di Zaporizhzhya e il leader dell'azienda è sotto custodia dallo scorso autunno perché sospettato di aver collaborato con la Russia.
L'Ucraina ha ordinato cento nuovi veicoli corazzati trasporto truppe KTO Rosomak alla Polonia. L'annuncio della vendita è stato dato dal premier polacco Mateusz Morawiecki durante una visita nello stabilimento di Siemianowice Slaskie, nel sud della Polonia. Morawiecki ha detto di aver personalmente ricevuto l'ordine dal premier ucraino Denys Schmyhal.