di Enrico Pirondini
Polveriera partiti. Tutti (o quasi) nella bufera. Dal Pd a Forza Italia. Che succede? Sono scosse telluriche di assestamento o c'è dell'altro?
La neo segretaria del Pd Elly Schlein registra turbolenze in seguito alla burrascosa elezione dei capigruppo; pure il mite Gianni Cuperlo ha (garbatamente) bacchettato. E non è finita qui.
Forza Italia ha varato un ribaltone governista. Anche qui sono saltati i capigruppo Cattaneo e Licia Ronzulli e dietro ci sarebbe (condizionale retorico) la manina di due donne: Marina Berlusconi e Marta Fascina; figlia e "mia moglie"( così, per la prima volta , in una intervista, Re Silvio ha chiamato Marta).
Licia ha smentito telefonate con Renzi. Gatta ci cova. Arcore, per ora, non teme fuoriuscite. Acque agitate nel M5S. Fanno discutere (eufemismo) due fardelli: il flop del reddito di cittadinanza e il buco nei conti pubblici dei governi Grillini. Una eredità a dir poco fastidiosa.
Solo l'8% dei percettori ha trovato lavoro (dati Inapp), e col nuovo "Mia" si risparmiano 2,5 miliardi all'anno. Imbarazzante. Quanto al buco lasciato da Conte è ancora più imbarazzante: buttati 100 miliardi per il Superbonus (sussidio edilizio green), mascherine e banchi a rotelle. Ma è il 110% che ha prodotto cose assurde come il cashback. Secondo l'istituto Bruno Leoni il 110% avrebbe favorito solo i ricchi. Puro autogol.
NUOVI PARTITI IN CANTIERE - A parte la sparata a salve dei "Neo ulivisti "( ennesima corrente PD) in queste ore è uscita allo scoperto Letizia Moratti, ex sindaca di Milano. La signora sta per lanciare un partito su cui vuol far convergere realtà civiche in vista delle Europee del 2024. A tal proposito c'è già stato un avvicinamento all'ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, e al suo movimento "Sud chiama Nord".
De Luca ha partecipato agli Stati Generali della lista civica di Moratti. L'ipotesi è una lista comune a Bruxelles. Conferma Letizia Moratti:" La nuova formazione non sarà un partito personale ma aperto a tutti specie ai giovani". Naturalmente.
ELLY, LE MANI SULLA RAI - A complicare il quadro c'è l'ultima mossa (preventiva) della Schlein e il suo nuovo corso. Obiettivo Rai. A vigilare sulla TV pubblica andrebbe il fedelissimo Furfaro. La Schlein, nel frattempo, ne approfitta per attaccare la Meloni. E non solo sul tema caldo dei migranti ("Giorgia Meloni doveva chiedere un Mare Nostrum europeo anziché dichiarare guerra alle Ong. E' tornata da Bruxelles con un pugno di mosche"). La neo segretaria PD auspica "battaglie comuni delle opposizioni". Ma deve fare i conti con la crescente ostilità di Giuseppe Conte deciso a boicottare in ogni modo un Pd che minaccia di toglierli consensi. Insomma tutti contro tutti.