DI STEFANO CASINI
Come sempre, quando cambia un governo, cambiano i vertici RAI, in parole povere, la voce dell'Italia dal punto di vista pubblico. Nei miei 23 anni di carriera in RAI, ne ho visti tanti di cambi, quella vecchia altalena destra-sinistra-centro e, ogni volta che c'erano nuoveelezioni, si passava da un Direttore all'altro in RAI International, oggi RAITALIA.
Cominciai con la prima Direttrice di centro-sinistra Angela Buttiglione, quando, nell'anno 1992, si fondó il nuovo canale internazionale ufficiale.
Il canale nacque nel 1992 con il nome di Rai International con una diffusione nel mondo tramite satellite e vari operatori televisivi locali. Non potró mai dimenticare quando, l'allora Direttore della nostra Sede RAI America Latina Gianni Raso, ebbe un incidente e non poté andare a Buenos Aires a parlare con l'allora Direttore di ATC (Argentina Televisora Color) Gerardo Sofovich, mi disse: "Devi andare tu a negoziare le antenne con l'Argentina". E cosí, Sofoviche mi invitó a pranzo e, con le direttive di Raso, alla fine ci fuun bel successo con la vendita di antenne speciali per il segnale RAI. In quell'epoca, senza Internet, si utilizzavano soltanto i satelliti, anche per spedire servizi realizzati, i costi erano altissimi e lenta la procedura. Giá dal 2005 cambió tutto e cominciammo a spedire tutto via internet e il cavo sostituí le antenne, che non erano neanche troppo a buon prezzo!! Giá allora RAI International, poteva raggiungere i continenti con tre differenti programmazioni che prendevano il nome di Rai International 1 per l'America, Rai International 2 per l'Australia e Rai International 3 per l'Asia e l'Africa.
Dal marzo 2008, dopo una tournée dell'allora Direttore Piero Badaloni, su mio suggerimento, si cambió nome in Raitalia e i programmi, dopo essere stati trasmessi in chiaro, per alcuni mesi, sul canale Raitalia 3 per l'Europa, vennero in parte inseriti per un breve periodo nella fascia oraria che va dalle 13:00 alle 21:00 sul canale Rai Med, trasmesso su Eutelsat e disponibile nel bouquet Sky al canale 804. Da allora, Rai International cambió nome in Rai Italia e, di conseguenza, adottó un logo che riprende quello di tutte le altre reti Rai distribuite da Rai World.
Dal 18 maggio 2010, dopo un piano di riduzione-costi approvato all'unanimità dal CDA, cessarono tutti i programmi autoprodotti e, dal 7 ottobre 2012 fu ripreso il programma Cristianità condotto da suor Myriam Castelliin onda in diretta dagli studi Rai di Saxa Rubra tutte le domeniche dalle ore 10:30 alle ore 12:25 - ora italiana - che permette ai telespettatori italiani all'estero di seguire la santa messa da varie località italiane e tutte le funzioni religiose presiedute da papa Francesco in compagnia di vari ospiti in studio. Da giugno 2015, la distribuzione commerciale di Rai Italia nel mondo è gestita da Rai Com.
Dal 2 gennaio 2017 Rai Italia trasmette in diretta due edizioni al giorno dei TGR ad alternanza continua tra le edizioni quotidiane prodotte dalle sedi regionali Rai. Dopo la morte della Domenica Sportiva, la nave insegna del palinsesto, RAITALIA ha cominciato a perdere molti telespettarori, anche perché non ci furono grandi progetti e ci sono pochi soldi.
Siccome ho lavorato nella gestione dal principio, direi che Angela Buttiglione ha cercato di fare il suo meglio, ma non contava con tanto appoggio e il primo grande Direttore fu lo scomparso Roberto Morrione, un mito della RAI che, dal 1962, ha lavorato con Enzo Biagi e ha diretto vari TG, nonché inventato e fondato RAINEWS 24, diventato il vero canale RAI delle notizie.
Con Morrione, al di lá della sua altissima qualità umana, tutti coloro che abbiamo avuto l'onore di averlo come Direttore, abbiamo imparato tanto. É vero anche che fu la miglior epoca di RAITALIA, perché c'erano molte risorse e Morrione ne approfittó per popolarizzare il segnale statale. Dal 1998, quando prese le redini di RAI International, il lavoro esplose, soprattutto per me, che ero solo in tutta l'America Latina. Ricordo che un giorno mi disse: "Stefano caro, so benissimo che sei solo, ma, per adesso non ho nessuno che possa aiutarti, non solo perché sei bravo, ma anche perché non è facile trovare un vero giornalista che possa dominare 3 lingue (Italiano, Spagnolo e Portoghese) come te!".
Per me fu un momento straordinario ma anche molto difficile e con tanto compromesso, perché, praticamente, lavoravo 24 ore al giorno, dovendo coprire GR, TG e RAI International dal Messico a Tierra del Fuego!!!
Altro Direttore freneticamente attivo fu Massimo Magliaro, all'opposto politico di Morrione, ma con la stessa grinta e grande capacitá di organizzazione, oltre alla voglia di lavorare. Ricordo quando mi chiese di realizzare un programma in diretta da Montevideo e Buenos Aires che, per me, fu un vero e proprio miracolo, dato che dovevo organizzare, in simultanea, i due programmi, alla presenza di ministri di origine italiano dell'Argentina e dell'Uruguay: a Montevideo parteciparono Rossi, Ministro dell'Industria, Lescano, Ministro del Turismo e il Ministro degli Esteri Gargano, tutti con passaporto italiano.
Ma torniamo ad oggi. Sono giá anni che RAITALIA perde colpi, non è piú popolare e non ha lo stesso numero di telespettatori degli anni 90' fino al 2010. Dopo la crisi del 2008, tutto cambió e finalmente, nel 2011, si decise di chiudere tutte le sedi RAI all'estero, persino New York e Montevideo. Da quel momento il deterioro fu enorme.
Ma qual è la nostra speranza? Che il nuovo governo di centro-destra, lo stesso di Mirko Tremaglia che aiutó moltissimo RAITALIA, ora possa dare una bella spinta al canale degli italiani all'estero. D'accordissimo con Porta a Porta o i TG, ma, dall'epoca di Magliaro, ormai, gli inviati che, ogni tanto, ci mandano da queste parti, sono sempre meno pagati, meno bravi e, soprattutto, non sono di madre lingua estera, Spagnolo e Portoghese per il Sudamerica o Inglese per gli USA e cosí via.
Speriamo che ci sia una nuova spinta, l'aspettiamo tutti. Ora che, da qualche parte si vuole chiudere la bocca alla stampa italiana all'estero, speriamo che la RAI possa, in qualche modo, aiutare a non dimenticare i nostri sentimenti.
Piero Badaloni
Massimo Magliaro
Angela Buttiglione
Roberto Morrone