di Lucio Fero
Il racconto è quello della signora di cui la stampa ha accettato e diffuso la qualifica niente meno di veggente, Veggente è parola impegnativa, per così dire tutta da verificare. Ma l'informazione tutta si accontenta dell'ipocrita apposizione di virgolette come segno grafico intorno alla parola. Se è una sorta di scarico di responsabilità, allora è risibile. Il racconto si diceva, raccolto dal Corriere della Sera. La signora racconta che si era a Trevignano, sulla spianata, faceva caldo, molti bambini, insorge la sete. E anche, partendo dai bambini, una sana fame. Si va allora a casa. Ma a casa, racconta sempre la signora, c'era sì e no un pentolino con un po' di gnocchi e meno ancora di coniglio. Tanto che una amica della signora le fa: e che ci facciamo con così poco? In effetti sono una quindicina e nella grandissima parte di questo mondo in quindici neanche una pentola una e sola ce la fa a sfamarli. Ma siamo sulla spianata di Trevignano, quella dove si manifesta, alla signora ovviamente, la madonna piangente. Siamo in zona madonna piangente e quindi la signora mette, letteralmente, in pentola la fede e la devozione.
Versavo nei piatti e la pentola restava piena - Il racconto della signora prosegue: si comincia a riempire i piatti, i piatti si riempiono ma la pentola non si svuota. Letterale dal ricordo della signora: "Versavo nei piatti e la pentola restava piena". In origine furono gli gnocchi, pochi in origine. Ma in una sospensione delle banali leggi della materia impura gli gnocchi non finivano mai. La signora versava, versava, versava...e qualcuno o qualcosa si incaricava di ricaricare la pentola di gnocchi. Senza neanche doverli cucinare, comodità da non sottovalutare.
Moltiplicazione degli gnocchi. Ma anche di coniglio e pizza - Perfeziona il racconto la signora: non solo gli gnocchi non finivano mai, moltiplicandosi in assoluta autonomia. Lo stesso accadeva al coniglio. E, garantisce, in altra occasione lo stesso era accaduto anche alla pizza. Non viene specificato nel racconto il condimento per quegli gnocchi né il metodo di cottura per quel coniglio. Ma è probabile siano particolari inessenziali. Né la signora spinge il suo sguardo e la sua missione a risolvere una volta per tutte non solo la fame nel mondo, ma anche gran parte delle questioni energetiche (cibi che si allevano, producono, si cucinano da soli). Alla sola condizione che gnocchi, coniglio e pizza piacciano. Stando però al racconto della signora dalle parti della vecchia Cana hanno perso la leadership, in quelle nozze Gesù di Nazareth mutò sì l'acqua in vino. E tradizione vuole abbia in altra occasione moltiplicato anche i pani e i pesci. Però moltiplicare gnocchi, coniglio e pizza è certamente moltiplicare menù più ricco e gustoso.
Da notare infine, ultimo ma non ultimo accadimento che ha a suo modo del miracoloso, come la signora venga ascoltata e trascritta dall'informazione in un sostanziale e rispettato regime di par condicio. Par condicio tra moltiplicazione gnocchi, statue piangenti sangue, colloqui con la madonnina e gli argomenti e fatti e circostanze che rendono tutto questo di sicuro nei precisi confini tra l'improbabile e l'inventato. Par condicio, anzi poco manca qual e là nell'informazione di trovare lo slancio perché la signora sveli anche il miracolo di essere vittima. Di chi? Del Sistema, ovviamente.